Parte da Napoli il Festival della sostenibilità

CollegatoChissà se dopo il su e giù per l’Italia davvero nessuno resterà indietro, come dice lo slogan. L’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) parte da Napoli, oggi 22 maggio, con il suo  tour per diffondere i temi della sostenibilità ambientale. Nel capoluogo campano ministri, esperti, opinion leader si confronteranno per dare forza all’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile.

È un Festival nazionale di idee, progetti e speranze, aggiungo io. L’obiettivo 10 di Agenda 2030 è: ridurre le disuguaglianze all’interno e tra le Nazioni. Interessa la povertà, la malnutrizione, la salute, l’educazione, l’accesso alle risorse e tanto altro ancora, fino a compromettere le strategie complessive di Paesi ricchi e forti. L’ASviS è la più grande rete italiana di organizzazioni che si occupano di sostenibilità. Fino al 7 giugno organizza 200 eventi in diverse città per richiamare l’attenzione sui 17 obiettivi dichiarati dell’Onu.

L’Italia ha davvero bisogno di essere sollecitata. Dopo la Conferenza sul clima di Parigi del 2015 qualcosa si è mosso. Ma non come ci aspettavamo. Si procede a passi misurati, se non addirittura lenti. Le polemiche sulla nuova strategia energetica in preparazione in Parlamento sono il sintomo del disagio del mondo ambientalista. Il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti sarà a Napoli per spiegare cosa ci attende nei prossimi mesi. Il dato globale è che negli ultimi 30 anni il divario tra ricchi e poveri ha raggiunto livelli elevati in molti paesi avanzati. Nella lista ci siamo anche noi con l’elenco di riforme mancate e squilibri territoriali. I processi di sostenibilità ambientale sono trasversali e non c’è dubbio che le differenze strutturali e culturali dell’Italia siano un buon banco di prova per mettere giù programmi di lavoro interdisciplinari. Abbiamo competenze e storie da far valere. Le necessità energetiche e la compatibilità tra le fonti tradizionali e rinnovabili nel medio periodo hanno assunto un ruolo centrale per lo sviluppo in questa fase di leggera ripresa economica. Ne parleranno a Napoli, tra gli altri, i Ministri dell’Agricoltura Martina e del Lavoro Poletti e la Segreteria CGIL Susanna Camusso. La città di partenza del tour ASviS è, infine, interessante per i suoi contrasti socio-economici e la storica incapacità delle classi dirigenti di fare sistema.

Alla “rinascita” divulgata dal sindaco De Magistris, resistono quartieri e migliaia di famiglie aspettando che qualcosa cambi anche per loro. Non casualmente gli organizzatori nella giornata di avvio, hanno concesso uno spazio ai ragazzi delle scuole napoletane di Save the Children. Con leggerezza e spontaneità racconteranno di ambiente degradato, welfare, educazione, alimentazione. Se non sono tutti i 17 obiettivi esposti dall’ONU, poco ci manca.

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Giornalista freelance ha collaborato con i quotidiani Paese Sera e Il Mattino, con l’emittente Tv Napoli 58 e con testate quali Libero, Specchio economico, Italia Sud, Ecoviaggi. È stato per 10 anni membro del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. Nel 1997 ha vinto il premio giornalistico “Calabria ‘79”. È autore del libro "Mezzogiorno in bianco e nero”.