Verso un sistema energetico open source

ConsumerxInnovazione tecnologica, ricerca scientifica, compartecipazione integrata di enti pubblici e privati, chiare linee guida istituzionali. Utili al raggiungimento degli obiettivi comunitari di decarbonizzazione, gli elementi emersi alla Set Plan Conference, la due giorni organizzata dall’Enea svoltasi la scorsa settimana a Roma, continuano a ruotare attorno a un unico asse portante: un consumatore più attento e attivo.

Accompagnare l’attuale transizione del sistema energetico attraverso l’interoperabilità delle tecnologie è, difatti, fondamentale, ma lo è ancor di più agire sull’istruzione (più che sulla cultura) dei singoli. Famiglie, enti pubblici, piccoli e grandi imprenditori sono giocatori attivi all’interno della partita energetica, prosumer che alterano la frequenza di rete.

È Marie C. Donnelly, Direttrice delle fonti energetiche nuove e rinnovabili, l’efficienza e l’innovazione energetica della Commissione Europea, a sottolineare la centralità del singolo utente nel panorama energetico: “Rafforzare il sistema porterà grandi benefici all’economia comunitaria. Abbiamo sviluppato con successo nuove tecnologie, inserendole nei meccanismi di mercato, ma queste stesse tecnologie e questo stesso mercato devono pensare e agire in base alle richieste del cittadino”.

Un mercato flessibile la cui duttibilità è direttamente proporzionale alla capacità del prosumer di gestire autonomamente la propria domanda e offerta di energia: attraverso il feedback informativo derivante, ad esempio, dalla lettura dei contatori intelligenti, i consumatori modificano pratiche e comportamenti. Ma non solo smart meter, si parla anche di sensori wireless, reti domestiche, sistemi locali di accumulo: “Dagli smart meter alla smart home passando per lo smart consumer: l’utente si mostra più interessato ai propri flussi energetici e pronto ad adottare nuovi comportamenti. C’è grande attenzione anche da parte degli attori più giovani: i genitori imparano dai figli e si aprono ai social media che diventano strumenti utili alla ricerca e al monitoraggio della frammentarietà europea. Con Setis, sistema d’informazione a supporto del Set Plan, abbiamo creato un dialogo tra il mondo della ricerca e dell’industria per lo scambio di informazioni sulle tecnologie a basso impatto ambientale, fondamentali per accrescere il benessere dei cittadini”.

Di seguito il video commento della Direttrice Marie C. Donnelly.

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