Un edificio aperto la cui struttura avrà come elemento chiave l’acqua assumendo l’aspetto di un’arca moderna. Questo in sintesi il progetto della nuova sede del Gruppo CAP, gestore del servizio idrico della Città Metropolitana di Milano. A realizzarlo sarà lo studio Cleaa – Claudio Lucchin & architetti associati di Bolzano che con quest’idea ha vinto il concorso indetto a livello internazionale convincendo la commissione presieduta dall’ingegnere Piercarlo Anglese, direttore Area Tecnica della monotulity, e composta dall’architetto Alessandro Romeo e dall’ingegnere Corrado Pecora, in rappresentanza dei rispettivi Ordini di riferimento.
Il nuovo progetto, che ha ricevuto nei giorni scorsi l’autorizzazione paesaggistica da parte del Comune di Milano, intende riunire le attuali due sedi dell’azienda – in via Rimini a Milano e in via del Mulino ad Assago – in un’unica struttura da 11.250 m2 di superficie. L’edificio si snoderà su6 piani e ospiterà uffici, laboratori, una caffetteria, un auditorium per 200 persone, un’esposizione museale e un asilo nido aziendale per 18 bambini.
Arca come simbolo di salvezza, solidità e sicurezza
“L’edificio ricorda una grande arca da sempre simbolo di salvezza – spiega in una nota Alessandro Russo, Presidente di Gruppo CAP – un rimando anche al concetto di solidità e sicurezza, valori del Gruppo, e al suo slancio verso l’innovazione del servizio idrico. Ma sarà soprattutto un nuovo luogo pubblico, aperto al quartiere e al territorio. Non a caso la nuova sede si aprirà su una piazza, appositamente studiata, e ospiterà un caffè in un’ottica di condivisione e aggregazione con la comunità dei residenti”.
Una vasca d’acqua a simboleggiare l’attività dell’azienda
Nel progetto è prevista anche la realizzazione di una vasca d’acqua, un modo per richiamare l’attività aziendale. “Per noi, la nuova sede di una società così particolare non può essere solo un buon edificio direzionale dall’elevata performance energetica, ma deve necessariamente alludere al valore sociale di questa attività -spiega in notaClaudio Lucchin, ideatore del progetto – L’acqua è alla base della nostra idea progettuale, non solo perché l’edificio si rispecchia in una piazza d’acqua, ma anche perchè sembra galleggiarvi sopra, alludendo a una caratteristica di questo elemento e, al contempo, dichiarando la complessità di gestione di questa importante risorsa”.
Scelte edilizie a basso impatto ambientale
L’attenzione a limitare l’impatto ambientale dell’edificio è uno degli elementi chiave del progetto. “Le scelte relative all’involucro edilizio e ai sistemi impiantistici – spiega l’azienda in una nota –sono state effettuate in funzione della particolarità del contesto di inserimento per realizzare un edificio sostenibile dal punto di vista energetico, ambientale ed economico, che garantisca livelli ottimali di comfort termico durante il periodo di utilizzo, riducendo anche il fabbisogno di energia primaria grazie all’uso corretto delle risorse naturali”.
Queste scelte tecniche fanno salire la sede dell’azienda a un livello Gold della certificazione LEED per gli edifici sostenibili. Vengono infatti soddisfatti i prerequisiti di ognuna delle 6 macro categorie previste: sostenibilità del sito, gestione efficiente delle acque, energia e ambiente, materiali e risorse riciclabili e riciclati, controllo della qualità dell’aria negli ambienti costruiti, elevati livelli di progettazione e innovazione.
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