Geotermia ad acqua di falda e pompe di calore, l’efficienza preferita in edilizia

Shutterstock 168801077E’ l’edilizia una delle sfide maggiori per l’efficienza energetica. Sfida che, almeno sul nuovo, viene rigorosamente affrontata nel rispetto dei parametri di legge, ma cosa percepiscono gli clienti finali? Un abitazione più efficiente di altre viene considerata davvero un plus nella scelta della propria casa? Lo abbiamo chiesto a 

Daniele Veneri, Pianificazione e Controllo Commesse de La Ducale SpA Gruppo Tecnocasa.

Rispetto i parametri di efficienza energetica da far rispettare per i nuovi edifici, con quale tecnologia vi rapportate maggiormente?

Con l’attuale evoluzione del settore negli ultimi 5 anni non si può prescindere da i parametri restrittivi in ambito di efficienza. Per far ciò, dal nostro punto di vista, le maggiori innovazioni sono di ambito meccanico. Nel nostro caso stiamo lavorando con pompe di calore nei condomini di nuova costruzione nel nostro caso abbiamo avuto un buon riscontro nell’uso combinato di geotermia da falda acquifera con lo scambio acqua/acqua delle pompe di calore, per cui usiamo, per abbattimento dei costi, il fotovoltaico.

Anche la domotica è importantissima. Nel nostro caso istalliamo applicazioni non proprietarie per lasciare massima scelta ai futuri abitanti sui device da applicare.

Abbiamo invece abbandonato la geotermia con sonde in quanto l’abbiamo applicata e non abbiamo avuto il ritorno che speravamo.

Stiamo valutando anche la cogenerazione, ma ad oggi non l’abbiamo ancora sfruttata nei nostri impianti.

Pensa che la cogenerazione potrà diventare un nuovo elemento di efficienza per vostri condomini?

La stiamo studiando. Quello che le posso dire è che servono dei condomini grandi per un buon processo di utilizzo e che le norme sono poco chiare, in quanto non sono calate nella quotidianità. Di fatto non sono adeguate a costruzioni medie, mi riferisco a palazzine di 50 unità.

A parte questo le normative in ambito di efficienza energetica le sembrano complete?

Le normative coprono molti aspetti. Stiamo finendo di studiare il nuovo sistema della legge 10. Mi sembra che siano coperti un po’ tutti gli ambiti di interesse. Anche gli iter cerficativi sono chiari.

Le sembra che c’è attenzione degli acquirenti alle tematiche dei consumi energetici finali degli edifici?

La clientela è certamente attenta, ma non è adeguatamente informata su cosa voglia dire nello specifico classe A o A più… Non solo, si creano spesso incomprensioni e delusioni rispetto i risultati di performance degli edifici. Di fatto quando vendiamo una struttura che ha zero o pochi costi energetici, spesso ci viene fatto presente che nei conti finali delle spese di condominio i costi ci sono.

C’è una confusione tra spese condominiali su raffrescamento e raffreddamento e costi di mantenimento e manutenzione impianti. Il che provoca incomprensioni e talvolta delusione. Non si comprende che per quanto si abbiano pochi costi energetici, queste altre spese ci sono.

Avete fatto mai richiesta di certificazioni volontarie?

Abbiamo diversi classi di immobili e per tutti abbiamo richiesto i certificati Leed. Con il nostro impianto di Paullo (provincia di Milano ndr.), siamo stati i primi in Italia.  Il nostro obiettivo è garantire un prodotto finale efficiente.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.