In ottica trader, non esiste alcun motivo per acquistare energia a un prezzo superiore, se è possibile garantirsela a meno. Scrupoli, timori, mancanza di competenze specifiche… Nulla giustifica una bolletta più alta del necessario. Le strategie di fixing, cioè la possibilità di fissare il prezzo di gas ed elettricità quando il mercato è in ribasso, infatti, sono il miglior modo per tagliare i costi delle forniture energetiche. Tuttavia, è necessario scegliere un contratto a prezzo variabile e sono ancora in molti a non voler sostenere il peso del rischio di un prezzo variale
Fino a pochi mesi fa la ‘conditio sine qua non’ per fare strategie di fixing era conoscere il mercato. In particolare, occorreva avere competenze relative alle dinamiche e ai tecnicismi della vendita all’ingrosso delle materie prime. Oggi, invece, è sufficiente affidarsi a uno strumento digitale che monitori la fluttuazione dei prezzi di gas ed energia elettrica basato sulle previsioni di esperti nel mercato energetico. Sarà il tool a tradurre in semplici messaggi gli input che arrivano direttamente dalla Borsa energetica su misura per il tuo contratto aziendale.
La piattaforma evoluta YEM e in particolare la sua soluzione YEM Optimization, nasce con questo intento: rendere semplice e alla portata di ogni azienda la gestione dei fixing su un contratto a prezzo variabile e indicizzato, l’unico davvero in grado di massimizzare il risparmio.
Cosa vuol dire fare strategie di fixing
Per le aziende che scelgono la certezza di un contratto a prezzo fisso, l’opportunità del fixing non si pone nemmeno. Questa tipologia contrattuale non segue le fluttuazioni di prezzo delle materie prime e, anzi, è gravata di una quota aggiuntiva che mette al riparo il fornitore da un’eventuale flessione dei prezzi. In altre parole, se durante il periodo di validità del contratto il prezzo dell’energia calasse molto rispetto all’investimento sostenuto al momento della stipula, il fornitore ne avrebbe un danno, dal quale si mette preventivamente e finanziariamente al riparo chiedendo al cliente una quota una tantum.
Al contrario, coloro che accettano di assumersi una quota di rischio e di gestire la propria fornitura con poche sporadiche attività, scelgono una formula contrattuale a prezzo variabile con possibilità di fixing, sperando che il mercato offra opportunità d’acquisto straordinarie.
Le strategie di fixing consistono nell’acquistare energia con molto anticipo e fissare il prezzo di parti del volume totale quando, per diverse ragioni, il valore al metro cubo (per il gas) e al MWh (per l’elettricità) diminuisce. L’azienda quindi ha facoltà di “costruire” la propria bolletta, almeno per quel che riguarda i costi variabili. Più lungo è il “periodo di osservazione del mercato”, più sarà probabile che la volatilità dei prezzi dia il risultato auspicato. Ecco perché conviene lanciare con larghissimo anticipo la gara per la ricerca del futuro operatore, anche se l’effettivo inizio della fornitura fosse a 10-12 mesi di distanza. Le strategie di fixing garantiranno il migliore risultato nel tempo.
Ma come si fa a conoscere il momento più opportuno per fare fixing? E su quale percentuale della fornitura conviene bloccare il prezzo?
Lo strumento digitale che comunica tempi e modi del fixing
Al pari di un consulente trader (ma con costi sensibilmente inferiori), YEM Optimization dialoga con l’utente, suggerendo il momento più opportuno per fare fixing. Attraverso mail e/o sms, il tool digitale comunica i momenti di maggior flessione del mercato. L’Energy manager dovrà solo connettersi alla piattaforma YEM e dare disposizioni attraverso pochi click sulla schermata relativa alle strategie di fixing personalizzate.
YEM è un’innovativa il cui obiettivo è diventare il punto di riferimento nella gestione di un contratto di fornitura energetica aziendale. La piattaforma digitale YEM Optimization mira a creare un contatto diretto, umano e di qualità tra fornitori e clienti.
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