Saipem collabora in Egitto con Petrojet per un impianto di polibutadiene

La rubrica settimanale delle eccellenze nazionali che svettano all’estero, coinvolge Saipem in Egitto

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Sfruttando la relazione professionale di lunga data con Petrojet, l’azienda di S. Donato Milanese si appresta a realizzare il primo impianto di polibutadiene nella terra dei Faraoni, a seguito dell’aggiudicazione di un contratto da parte di Egyptian ethylene & derivatives co. (Ethydco). Oggetto del contratto sarà la condivisione dell’attività di ingegneria di dettaglio, dell’approvvigionamento di materiali e attrezzature, della costruzione, del pre-commissioning, del commissioning fino allo start up e ai performance test. Il valore dell’accordo è di circa 150 milioni di dollari. Le parole del direttore operativo di Saipem, Maurizio Coratella, esprimono la soddisfazione per il risultato ottenuto: “Dopo aver completato con successo il fast-track del progetto Zohr, questa aggiudicazione conferma Saipem come partner scelto per sostenere la crescita sostenibile dell’Egitto”.

Il lavoro del nuovo impianto, che sfrutterà le competenze nel settore degli elastomeri da parte della controllata di Eni, sarà orientato alla produzione di gomma butadiene a basso contenuto di Cis e relative strutture. Il polibutadiene, grazie alla sua elevata resistenza all’usura, viene utilizzato per produrre pneumatici, soddisfacendo il 70% della richiesta globale.

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Pubblicista dal 2007, scrive per il Gruppo Italia Energia.