Nord Africa e Stati Uniti le destinazioni delle nostre aziende

  • Eni continua ad ampliare le sue attività estrattive in Algeria
  • Cefla collabora con la californiana Bloom energy per la diffusione delle fuel cell

fuel cell BmwEni avvia un nuovo campo in Algeria

Lo scorso 8 novembre Eni ha annunciato l’avvio della produzione del giacimento a olio HDLE/HDLS, nella concessione di Zemlet el Arbi nel bacino del Berkine Nord, in Algeria.

L’inizio della produzione è in tempi record a soli sei mesi dalla scoperta che è stata a marzo.

HDLE/HDLS produce attualmente 10.000 barili di olio al giorno (bod). E’ prevista una crescita della produzione che avverrà attraverso un piano di sviluppo accelerato con la perforazione di nuovi pozzi nel 2023.

Questo traguardo, raggiunto collaborando con Sonatrach e con gli enti locali, è stato possibile grazie al modello di business upstream adottato da Eni, grazie ad uno sviluppo in parallelo delle fasi di lavoro: progettazione, autorizzazioni e esecuzione.

Lo sviluppo accelerato di HDLE/HDLS, oltre al recente start-up di Berkine South, contribuirà inoltre al raggiungimento di una produzione netta di Eni in Algeria di oltre 120.000 bod nel 2023.

Cefla e Bloom Energy collaborano per le fuel cells nel nostro Paese

Cefla e la californiana Bloom Energy collaboreranno alla realizzazione e alla distribuzione di nuovi impianti di Fuel Cells. Sono dispositivi atti a produrre energia elettrica senza combustione. Riducendo così le emissioni, in conformità con gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dalla UE.

Gianmaria Balducci, presidente di Cefla, spiega: “La partnership con Bloom Energy è motivo di grande orgoglio per noi di Cefla e consolida ancor più la nostra posizione di riferimento nel settore energetico italiano”.

Cefla ha scelto di promuovere la tecnologia delle fuel cells per trasformare idrogeno, gas naturale e altri combustibili green, come il biogas, in energia elettrica senza combustione e consente quindi di ridurre le emissioni di CO2.

L’accordo prevede la distribuzione in Italia, al 2025, di Energy Server a ossido solido di Bloom per molteplici MW.

Dopo gli eventi dello scorso anno, i leader politici e industriali europei sanno che devono concentrarsi sull’aumento della sicurezza energetica”, rimarca Tim Schweikert, Senior managing director of international business development di Bloom 

Si tratta del secondo accordo di Bloom Energy con un’azienda italiana. Segue, infatti, l’annuncio, all’inizio di quest’anno, dell’installazione dei suoi Energy Server nell’ambito del progetto di decarbonizzazione della Ferrari.

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Pubblicista dal 2007, scrive per il Gruppo Italia Energia.