Dal mare del Nord al Mediterraneo africano le aziende tricolori promuovono l’eccellenza, con uno sguardo all’Expo 2020.

Eni partecipa il progetto britannico Dogger bank (A e B)

Con l’acquisizione del 20% da Equinor new energy e Sse renewables del progetto Dogger bank (A e B) nelle acque del mare del Nord britannico, la multinazionale di San Donato Milanese entra nel più grande progetto eolico in mare a livello globale. La scelta è funzionale all’implementazione delle competenze nella costruzione e gestione di progetti eolici in mare per eventuali future iniziative. L’infrastruttura prevede l’installazione, a 130 km dalla costa, di 190 turbine di ultima generazione da 13 MW ognuna per una potenza totale pari a 2,4 GW. La costruzione del parco Dogger bank (A e B) prevede un investimento totale di sei miliardi di sterline e sarà completato in due momenti: il primo entro il 2023 mentre l’altor entro la fine dell’anno successivo. L’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, spiega le ragioni di questa scelta: “L’ingresso nel mercato dell’eolico offshore in nord Europa rappresenta per Eni una grande occasione che ci consentirà non solo di acquisire ulteriori skills nell’offshore wind, grazie alla collaborazione con due aziende leader del settore, ma anche di contribuire in modo sostanziale al raggiungimento del target di 5 GW di potenza installata da rinnovabili al 2025, tappa intermedia per il più ambizioso obiettivo relativo all’azzeramento delle emissioni nette di gas serra sia dirette sia indirette in Europa al 2050”. L’energia fornita dalle turbine fornirà energia a circa sei milioni di famiglie, con il 5% del totale dell’elettricità da rinnovabili prodotta nel Regno Unito e il contributo di 480 MW di energia verde finalizzato al raggiungimento degli obiettivi Eni di capacità installata da rinnovabili entro il 2025 pari a 5 GW.

Il gruppo Landi Renzo firma un accordo in Egitto per promuovere la mobilità sostenibile nel paese nordafricano

Il 9 dicembre scorso il gruppo Landi Renzo, attore globale nei sistemi e componenti per la mobilità a gas, ha firmato un contratto con l’egiziana National organization for military production (Nomp), controllata dal Ministero per la produzione militare, finalizzato alla creazione di una società, partecipata al 50% da ciascuna delle parti, che produrrà e venderà in Egitto componenti e sistemi necessari per la conversione a metano del parco di veicoli circolanti nel paese delle piramidi. Il governo del Cairo ha iniziato un processo di transizione verso la mobilità a gas di tutto il parco circolante: privato, pubblico, leggero e pesante. Sono previste almeno 100.000 conversioni annue e lo studio di un motore monofuel. L’accordo prevede la fornitura da parte di Landi Renzo sia della tecnologia alla base della conversione a metano, che dei componenti “on-engine” strategici per la conversione di veicoli, bus e camion che verranno prodotti in Italia, mentre altri componenti saranno realizzati direttamente in loco. Questo è l’ultimo di una serie di precedenti accordi stretti dal Gruppo con Egas (Egyptian natural gas holding company), Gastec (Egyptian international gas technology) e Car gas (Egyptian natural gas vehicles company) che testimoniano l’importanza del mercato egiziano nelle strategie di Landi Renzo, come confermato da Cristiano Musi, ad del Gruppo: “L’Egitto rappresenta uno dei principali mercati al mondo nella mobilità a gas, con un piano molto ambizioso e concreto, che prevede ameno 500.000 conversioni nei prossimi anni. Siamo orgogliosi di poter proseguire nel dare il nostro contributo allo sviluppo della mobilità green in Egitto, che consentirà di ampliare l’uso del metano in questo Paese, che dispone di importanti risorse, recentemente incrementate con la scoperta di nuove riserve. La joint venture, che sarà costituita entro la prima metà del 2021, ci darà da un lato la possibilità di continuare a crescere in questo mercato, dall’altro un ruolo indiscusso di leader, non solo sul fronte delle conversioni After market, ma anche delle partnership con gli Oem locali. Tale accordo sarà inoltre strategico per espandere ulteriormente la presenza del gruppo Landi Renzo in tutta l’Africa, oltre all’Egitto e all’Algeria”.

L’Ente nazionale di ricerca e promozione per la standardizzazione collabora con il Commissariato italiano in vista dell’Expo 2020 a Dubai

Il Commissario generale per la partecipazione italiana a Expo 2020 Dubai, Paolo Glisenti, ha sottoscritto con il presidente dell’Ente di ricerca e promozione per la standardizzazione (Enr), prof. ing. Francesco Giulio Beltrame Quattrocchi un Protocollo d’intesa per promuovere il modello italiano di ricerca durante l’Esposizione 2020. L’intesa sarà caratterizzata dall’attenzione verso sostenibilità, qualità, sicurezza, nutrizione, salute, ambiente e capacity building al fine di coinvolgere mondo accademico, dei centri di ricerca e degli stakeholder imprenditoriali di riferimento a Expo Dubai: il motto del padiglione Italia è, infatti, “La bellezza unisce le persone mentre quello della manifestazione afferma “Connettere le menti, creare il futuro”. Prima e durante L’Esposizione, che è stata posticipata al prossimo ottobre a causa della pandemia, saranno organizzati eventi, seminari, workshop, forum tematici, scambi internazionali accademici e scientifici nell’area del Mediterraneo e con i paesi partecipanti all’Esposizione universale per promuovere i temi del progetto di partecipazione dell’Italia, coinvolgendo così tutte le competenze multidisciplinari interne all’Enr, agli enti di ricerca e alle imprese italiane coinvolte a vario titolo nelle iniziative.

Il Protocollo – ha dichiarato Glisentiha l’obiettivo di promuovere attività utili a favorire il confronto multisettoriale con istituzioni pubbliche e private, mondo accademico e imprese italiane associate ai programmi di ricerca sui temi della partecipazione italiana a Expo 2020 Dubai con particolare riguardo alla ‘Open education’, ‘Open creativity’ e ‘Open innovation’. Per Beltrame la collaborazione per l’evento di Dubai conferma che: “L’intesa testimonia la volontà di Enr di contribuire a Expo 2020 Dubai nell’ottica prioritaria della sostenibilità ambientale, agendo su diversi settori, tra i quali quello marittimo gioca un ruolo fondamentale. In questo ambito, Enr opera secondo tre sottosistemi: il primo riguarda l’idrogeno come vettore energetico 100% green, il secondo è dedicato alle modalità di propulsione con energia prodotta da fuel cell alimentate a idrogeno e il terzo è relativo alla nave Zeus”.

Print Friendly, PDF & Email

Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Pubblicista dal 2007, scrive per il Gruppo Italia Energia.