Il fondatore di Patagonia ha ceduto l’azienda a un’organizzazione no-profit “per salvare il Pianeta”

Yvon Chouinard e la sua famiglia, fondatori del brand Patagonia, hanno trasferito le loro azioni a un fondo e a una no-profit ideati per combattere la crisi climatica.

  • I Chouinard, storici proprietari del marchio di abbigliamento Patagonia, hanno deciso di cedere la società e trasferire le proprie azioni alla Holdfast Collective.
  • L’organizzazione, creata dagli stessi membri della famiglia, ha l’obiettivo di tutelare l’ambiente.
Patagonia
Patagonia è sempre stato un marchio attento alla sostenibilità © Hans Isaacson/Unsplash

“Hey, amici, abbiamo appena donato la nostra azienda al pianeta Terra. Ok, è più complicato di così, ma oggi siamo chiusi per festeggiare questo nuovo piano per salvare la nostra casa, l’unica e sola”. Con questo tweet Yvon Chouinard, alpinista statunitense di 83 anni, ha annunciato la cessione di Patagonia, il noto marchio di abbigliamento outdoor da lui fondato.

Chouinard, che si è aperto in un’intervista esclusiva per il New York Times, ha deciso con i suoi familiari di cedere la società e trasferire le loro azioni, del valore di circa tre miliardi di dollari, a un fondo e a un’organizzazione no-profit da loro stessi creati con l’obiettivo di lottare contro i cambiamenti climatici e preservare le aree incontaminate della Terra.

“Una nuova forma di capitalismo”

Il marchio non cesserà di esistere, ma non sarà più di proprietà dei Chouinard. I profitti, pari a circa cento milioni l’anno, che non verranno reinvestiti all’interno dell’azienda saranno ceduti come dividendi all’organizzazione Holdfast Collective. Il Patagonia Purpose Trust, guidato direttamente dalla famiglia e da persone fidate, si occuperà di vigilare sull’operato dell’impresa e assicurarsi che i guadagni vengano effettivamente trasferiti all’associazione.

“Speriamo che questo influenzi una nuova forma di capitalismo che non si risolva con pochi ricchi e un sacco di poveri”, ha dichiarato Yvon Chouinard. Il suo brand, particolarmente attento alla sostenibilità ambientale e sociale, ha sempre riflesso i suoi valori. Poteva vendere la compagnia e donare il ricavato, ma temeva che i nuovi proprietari avrebbero ridimensionato il personale o dimenticato i principi alla base dell’attività. Per questo, ha scelto un’altra strada. Dimostrando coraggio e coerenza.

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