Festival dell’acqua di Torino, Utilitalia evidenzia due problematiche

In occasione del Festival dell'acqua di Torino, Utilitalia ha messo in luce due questioni da risolvere.

  • Al Festival dell’acqua di Torino, dal 21 al 23 settembre, Utilitalia ha presentato due importanti ricerche.
  • La prima indica che i costi dell’energia sono aumentati mediamente del 70 per cento per le imprese idriche.
  • La seconda mostra che gli italiani, nonostante la qualità dell’acqua del rubinetto, preferiscano ancora quella in bottiglia.
Utilitalia
Gli italiani preferiscono l’acqua in bottiglia a quella del rubinetto.

Il Festival dell’acqua di Torino, dal 21 al 23 settembre, rappresenta un’importante occasione di confronto sul tema delle risorse idriche. Un tema che, quest’anno più che mai, è diventato cruciale in un Paese sempre più spesso colpito dalla siccità come l’Italia. Le aziende idriche, già in difficoltà, si sono trovate negli ultimi mesi a fronteggiare anche l’aumento dei prezzi dell’energia. In base all’indagine presentata il 22 settembre da Utilitalia, il costo mediamente sostenuto dal comparto idrico a livello nazionale fino al mese di agosto 2022 farebbe registrare un incremento di oltre il 70 per cento rispetto ai valori medi 2020-2021, con un conseguente impatto in tariffa di ulteriori 500 milioni di euro circa.

Si tratta di un duro colpo per un settore a forte consumo energetico: nel 2019, infatti, ha espresso circa l’1,6 per cento del fabbisogno complessivo di energia elettrica a livello nazionale. Con l’aumento del prezzo dell’energia, l’incidenza sui costi dell’intero settore rischia di passare dall’attuale 10 per cento ad almeno il 17. Tutto questo riduce le possibilità di effettuare interventi pianificati come il miglioramento degli acquedotti e l’adattamento delle reti agli effetti dei cambiamenti climatici.

Gli italiani e l’acqua in bottiglia

In occasione del festival, Utilitalia ha presentato anche un altro dato che deve far riflettere. Nonostante l’acqua del rubinetto nel nostro Paese sia fra le migliori d’Europa, il 62 per cento delle famiglie preferisce l’acqua in bottiglia, spendendo circa 240 euro l’anno. In dodici mesi, ciascun italiano beve mediamente 208 litri di acqua in bottiglia: il valore più alto in Europa, e secondo nel mondo soltanto al Messico. Ogni giorno consumiamo 30 milioni di bottiglie di plastica e 7 di vetro, con il risultato che in un anno 13,5 miliardi di bottiglie diventano rifiuti da gestire. Questo perché, in generale, l’acqua in bottiglia viene valutata più qualificata e affidabile di quella del rubinetto; eppure, una bassissima percentuale di cittadini si informa sulla reale qualità di quest’ultima.

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