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Conferenza stampa del Premier Mario Draghi sulle misure urgenti presentate nel Cdm del 30 giugno 2022

È stata una settimana molto intensa per il Governo Draghi, sia sul fronte nazionale che internazionale, come testimoniato dallo stesso presidente durante la Conferenza stampa tenutasi ieri 30 giugno. 

Innanzitutto, si è detto soddisfatto del fatto che il Governo abbia raggiunto tutti i 45 obiettivi previsti dal Pnrr per questo semestre. Il ministro dell’Economia ha già inviato alla Commissione europea la richiesta per l’esborso di 24,1 miliardi di euro: l’Italia finora ha rispettato tutte le scadenze previste dal Piano, segnale importante di credibilità per il Paese.

Tutti i provvedimenti urgenti approvati

Il CdM del 30 giugno scorso ha approvato dei provvedimenti finalizzati a sostenere famiglie e imprese che si trovano a fronteggiare i rincari energetici. 

Dichiara Draghi: “Proroghiamo anche per il prossimo trimestre l’azzeramento degli oneri generali di sistema per famiglie, negozi, piccole imprese. Abbattiamo l’Iva e poi rafforziamo anche il bonus sociale. Interveniamo per incrementare lo stoccaggio di gas naturale con la concessione di prestiti alle imprese del settore. Abbiamo approvato l’assestamento di bilancio per l’anno 2022”.

Focus sulle misure in materia di energia elettrica e gas

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in maniera definitiva un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale.

Le misure prevedono:

  • l’annullamento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema per le utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione, oltre che per le utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 kW, si tratta delle piccole utenze come negozi, Pmi, attività artigianali, commerciali o professionali, capannoni e magazzini, o per usi di illuminazione pubblica o di ricariche pubbliche di veicoli elettrici;
  • vengono assoggettate all’Iva al 5% le somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali e sono mantenute al livello del secondo trimestre le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il gas naturale;
  • viene concesso al Gse un prestito di quattro miliardi per accelerare le operazioni di stoccaggio di gas.

Il tema degli stoccaggi del gas

Sugli stoccaggi di gas, il premier ha rassicurato: “L’andamento degli stoccaggi finora è buono. Siamo vicini al 60%. Confidiamo di arrivare all’obiettivo previsto entro novembre. Una misura che abbiamo approvato oggi è molto importante per questi stoccaggi”.

Ha aggiunto il sottosegretario Garofoli: “L’obiettivo è arrivare al 90% di riempimento degli stoccaggi, oggi siamo credo al 57%. L’andamento negli ultimi giorni è un andamento in crescita. La misura consiste nel prevedere che ci sia un concorso anche pubblico a questa operazione di importazioni finalizzata agli stoccaggi. Si coinvolge il Gse in questa operazione che quindi affiancherà gli operatori economici di mercato e anche Snam che, sulla base di un decreto del ministro Cingolani, ha da qualche tempo iniziato a partecipare a questa operazione di importazione finalizzata agli stoccaggi. Lo farà anche Gse. In questa prospettiva, il decreto legge stanzia un finanziamento, in realtà un prestito significativo di quattro miliardi, perché Gse possa per l’appunto con gli altri operatori concorrere e finalizzare questo obiettivo che è un obiettivo di sicurezza energetica nazionale”. 

Riformare lo schema energetico nazionale rimane prioritario

Fermo obiettivo del Governo rimane comunque quello di riformare l’assetto energetico del Paese, a partire dalla diversificazione dei fornitori di gas, questo è uno dei primi risultati raggiunti dal Governo e si vedono già i risultati perché la dipendenza dal gas russo è scesa dal 40% dell’anno scorso al 25% di quest’anno. 

Inoltre, il premier ha sottolineato una forte accelerazione negli investimenti rinnovabili, unica strada percorribile nel lungo periodo. 

“Nei primi sei mesi di quest’anno, sono stati messi in cantiere, più che in cantiere, sono state già collegati alla rete, quindi producono energia elettrica, impianti per circa tre volte e mezzo quello che è stato fatto negli ultimi quattro anni. C’è dunque l’intenzione di continuare, il problema sono gli ostacoli burocratici e moltissimi ne abbiamo rimossi, e molti ancora restano e quindi bisognerà rimuoverli: ci sono competenze di regioni, di ministeri e dell’autorità centrale che vanno pian piano rimosse. Comunque di autorizzazioni già date ce ne sono già tante”.

Siccità e il grande Piano dell’acqua

Draghi ha dichiarato che il Governo è massimamente impegnato per intervenire sulla siccità che ha colpito l’Italia e l’agricoltura. Oltre alle cause dell’assenza di piogge e temperature fuori misura, ce ne sono delle altre di natura strutturale quali: la cattiva manutenzione dei bacini e della rete che spetterebbe ai concessionari, motivo per cui da noi le dispersioni e le perdite di acqua, sono a un livello che si attesta al 30% e oltre. 

Il premier dichiara che da lunedì 4 luglio: “Siamo pronti ad approvare i piani di emergenza delle regioni, l’Emilia Romagna lo ha già preparato e presentato. Il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e il Piemonte lo stanno preparando in queste ore e il Governo è pronto da lunedì ad approvarli. Oltre agli interventi di emergenza occorrerà predisporre presto, subito, un piano per ovviare alle carenze infrastrutturali: un grande piano dell’acqua. Tenete presente che questo c’è già nel Pnrr, dove sono stati stanziati quattro miliardi per questo. Occorrerà aumentare gli stanziamenti, ma soprattutto arrivare a un coordinamento massiccio dei tanti enti preposti all’amministrazione dell’acqua”.

Approvato l’assestamento di bilancio dello Stato per l’anno 2022

Su proposta del ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, il Cdm ha approvato due disegni di legge: ilRendiconto generale dell’amministrazione dello Stato per il 2021” e “Disposizioni per l’assestamento del bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2022”.

Il primo viene presentato nelle sue componenti del Conto del bilancio e del Conto del patrimonio e prende atto dei risultati conseguiti nel decorso esercizio, nell’evoluzione dei conti pubblici. L’assestamento invece dispone per l’anno in corso le variazioni delle previsioni di entrata e delle autorizzazioni di spesa in relazione all’evoluzione del quadro macroeconomico previsto nel Documento di economia e finanza di aprile, alla disponibilità di informazioni aggiornate sugli andamenti di bilancio e di finanza pubblica e alle ulteriori esigenze di gestione segnalate dai ministeri.

“L’assestamento di bilancio andava necessariamente approvato ieri 30 giugno, mentre oggi 1° luglio parte il terzo trimestre per le bollette, se non fosse stato fatto approvato ieri, le bollette sarebbero arrivate senza alcuna agevolazione, con rincari fino al 35-40%, dichiara Draghi.

Il premier ha concluso: “Abbiamo davanti molte sfide: dalla guerra in Ucraina al Pnrr, dai rincari energetici alla siccità. Sono convinto che potremo superare queste sfide se sapremo mostrare la stessa convinzione che abbiamo mostrato in questi mesi di Governo”.

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