caro bollette

Fermare l’impennata dei prezzi che avviene nelle transazioni della borsa di Amsterdam, una delle maggiori borse di scambio, questo lo scopo della Commissione UE, che ha deciso di proporre ai leader di sostituire l’indice Ttf di questa borsa,  perché le transazioni erano soprattutto sul gas che arrivava dal gasdotto, ma ora l’Europa riceve molto più Gnl, dall’inizio della guerra in Ucraina, importato dalla Norvegia che ha quasi sostituito del tutto il gas russo. Le sue importazioni sono state tagliate  dell’80% dall’inizio della guerra.

Dunque i tecnici sono a lavoro per trovare un nuovo indice con cui lavorare sui mercati durante le transazioni. Ci vorranno certamente dei mesi, durante i quali sarà proposto un tetto al prezzo del gas ma non al gas importato, ma solo a quello che viene scambiato sulla borsa di Amsterdam. Quindi, durante le contrattazioni ci dovrebbe essere un tetto minimo e uno massimo all’interno del quale il prezzo può oscillare. Il tetto sarà temporaneo, della durata di tre mesi e dinamico, dato che seguirà l’andamento dei mercati. 

Questo sta cercando di fare la Commissione europea per frenare l’oscillazione dei prezzi. 

Il nuovo indice che riguarda il Gnl dovrà essere pronto per la prossima primavera, quando riprenderà lo stoccaggio, ora siamo al 92%. A questo punto, il Price cap dovrebbe mettere d’accordo i vari paesi europei.

Inoltre, Bruxelles vuole mettere sotto pressione gli Stati membri affinché acquistino congiuntamente gas per almeno il 15% delle proprie riserve. 

Domani 20 ottobre, e venerdì 21 ottobre si terrà il vertice a Bruxelles, dove i 27 leader si riuniranno per capire se la proposta della Commissione sarà valida o meno, in quanto va prima discussa ed eventualmente approvata. I paesi che continuano a rimanere scettici sono la Germania, l’Austria e l’Olanda. 

Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’economia, ha dato i numeri su quanto spendono le famiglie a causa del caro energia e dell’inflazione: le famiglie europee spendono il 20% a causa di quest’ultima solo per gli acquisti inerenti il cibo e il 15% per l’energia. Ciò significa che il 35% circa del reddito viene speso in questo modo, ma ci sono addirittura famiglie che spendono il 50% del loro reddito in bollette e cibo. Quindi, secondo Gentiloni bisogna intervenire immediatamente per aiutare le famiglie europee, attraverso un coordinamento tra politiche nazionali e azione della Banca centrale europea.

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