area servizio
Foto di Ashley da Pexels

Alla vigilia dell’emanazione del nuovo Dpcm per fronteggiare l’emergenza Covid-19, Assopetroli-Assoenergia rivolgono una richiesta al ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. Le associazioni chiedono che gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le strade extraurbane principali, e magari secondarie, restino aperte.

Aree servizio aperte anche nelle strade extraurbane principali

Finora, infatti, solo gli esercizi autostradali sono rimasti aperti, quando invece l’apertura più capillare dei punti di ristorazione consentirebbe di “offrire un servizio essenziale agli automobilisti e agli autotrasportatori”, spiega l’associazione in una nota stampa. L’associazione rimarca in nota che “le tratte autostradali coprono circa 7.000 km del territorio nazionale”, quelle “relative alle strade extraurbane (principali e secondarie) circa 23.000 km”.

Nei mesi della pandemia, l’esercizio di bar e ristoranti ha subito frequenti chiusure e limitazioni, con conseguente disagio per gli automobilisti che percorrono le vie extraurbane. “Inoltre nel corso di questi mesi ne ha risentito fortemente anche il settore dell’autotrasporto, di nuovo in difficoltà per l’impossibilità di consumare un pasto caldo e accedere ai servizi igienici, se non in autostrada, allarme già lanciato da Conftrasporto-Confcommercio”, aggiunge la nota.

“È in gioco la dignità delle persone”, denuncia Assopetroli-Assoenergia, nonostante la categoria abbia “sempre garantito l’arrivo dei generi alimentari, dei dispositivi medici e dei medicinali sugli scaffali dei supermercati, negli ospedali e nelle farmacie“.

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