Teleriscaldamento geotermico, ora tocca a Radicondoli (SI)

RadicondoliGeotermia e teleriscaldamento. Il Comune di Radincodoli (SI) entrerà a far parte del gruppo di Comuni toscani che già impiegano l’energia prodotta dalla centrale geotermoelettrica Rancia 1 di Enel Green Power. L’iniziativa è stata presentata dal Sindaco Emiliano Bravi nel corso di un seminario organizzato dall’amministrazione comunale e dal Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche (CoSviG): “La risorsa geotermica – ha detto Bravi – che ci dà la possibilità di realizzare un teleriscaldamento può dare un contributo ai nostri territori per uscire dalla crisi. Sta alle amministrazioni fare in modo che queste opportunità si realizzino e agli imprenditori le idee a farlo”. I lavori, avviati all’inizio del 2013, dovrebbero concludersi nella primavera del prossimo anno: la rete è stata progettata per connettere 543 utenze, ma in futuro potrà essere ampliata ad altre frazioni del comune, a nuove aree urbane e ad un’area di sviluppo artigianale. Il teleriscaldamento di Radicondoli sarà costituito da una stazione primaria di scambio (fluido geotermico/acqua surriscaldata) presso il pozzo geotermico Radicondoli 15, un circuito interrato ad acqua surriscaldata di 6.000 m per il trasporto del calore alle stazioni secondarie poste lungo il termodotto ed in prossimità dei centri abitati di Radicondoli e della frazione Belforte. Le reti urbane (circa 6.000 m ciascuna), a valle delle due stazioni secondarie, distribuiranno il calore alle singole utenze. Il vapore prelevato dal pozzo alla pressione di 13 bar e alla temperatura di 190°C, cederà la propria energia agli scambiatori presenti nella centrale primaria e, una volta raffreddato, uscirà dalla centrale primaria sotto forma di acqua pressurizzata, da inviare al circuito bifase in prossimità del punto di prelievo del calore. In tal modo l’acqua del circuito ad 80°C, di ritorno dalle due centrali secondarie, sarà portata a 130°C, evitando così punti di flash locali e quindi emissioni di gas incondensabili presenti nel vapore geotermico. Nelle due centrali secondarie, il calore sarà invece ceduto all’acqua della rete urbana da scambiatori acqua surriscaldata/acqua calda, per portarla a 90°C.

Un po’ di numeri

Potenza installata: 5,800 MWt

Energia distribuita: 11,403 GWh/anno

CO2 evitata: 2,96 ton/anno

Tep risparmiate: 673,38 l’anno  

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Giornalista specializzata nel settore energia, attualmente all'ARERA