Rinnovabili, nel 2014 quota 36% per l’Emilia Romagna

RinUna crescente diversificazione della produzione energetica e una maggiore partecipazione dei consumatori, ormai definibili prosumer. Così la Regione Emilia Romagna, dove gli impianti alimentati da fonti alternative rappresentano il 30% del sistema energetico, ha raggiunto nel 2014 una produzione da fonti rinnovabili del 36%.

E per la stesura del Piano energetico regionale, percorso partecipato che ha visto ieri un primo incontro tra Ministero dello Sviluppo Economico e rappresentanti di utility e università, è intenzionata a proseguire lungo questa strada: “Il Piano energetico regionale, che nasce come percorso partecipato che stiamo realizzando, ha un obiettivo duplice – ha commentato Palma Costi, Assessore alle Attività produttive e Piano Energetico – . Da un lato ottenere risultati di risparmio energetico e di efficienza, aumentare fonti alternative e ridurre le emissioni; dall’altro, creare opportunità di crescita per le imprese green”.

Proposito che si poggia sull’affidabilità dell’infrastruttura di rete: rispetto alla media italiana, la Regione ha registrato risultati migliori sia per il numero medio delle interruzioni lunghe e brevi senza preavviso (per queste ultime si parla di 1,29 dell’Emilia contro il 2,11 nazionale); che per i minuti persi per ogni interruzione senza preavviso (38 contro i 58 della media).

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