Pneumatici ricostruiti, Airp stima 88 mila ton di CO2 in meno all’anno

Un incremento della quota di mercato dei ricostruiti dall’attuale 27% fino al 50% sul totale del mercato dei pneumatici di ricambio per autocarri nel nostro Paese porterebbe a un aumento consistente della quantità di emissioni di CO2 non introdotte in atmosfera con un valore che da 47.520 tonnellate all’anno arriverebbe ad attestarsi a 88.000 mila tonnellate di anidride carbonica in meno annualmente.  A dirlo è l’Airp (Associazione Italiana Ricostruttori di Pneumatici) che ha tracciato una stima all’interno dell’edizione 2016 del Libro Bianco sui Pneumatici Ricostruiti.

I risparmi stimati 

Dai dati emerge, inoltre, come la scelta di pneumatici ricostruiti nel nostro Paese permetterebbe, sempre prendendo in considerazione come intervallo temporale quello annuale e il passaggio dal 27 al 50%, un utilizzo di quantità inferiori di materie prime – da 21.600 tonnellate risparmiate si passerebbe a 40.000 tonnellate in meno – nonché un minor consumo energetico (il riferimento è a petrolio ed equivalenti) con un dato che passerebbe da 29,4 milioni di litri a 54,4 milioni di litri risparmiati. L’impatto positivo, sottolinea Airp, si tradurrebbe anche in un aumento del risparmio economico che passerebbe da 69,1 milioni di euro a 128 milioni di euro all’anno. Un trend che, si legge in una nota, si tradurrebbe in un vantaggio consistente per gli utenti finali. 

Una scelta possibile 

Secondo l’Airp la scelta di puntare di più sull’utilizzo di pneumatici ricostruiti, in particolare con un passaggio dal 27% al 50%, è una scelta “assolutamente possibile” , “se si considera che, ad esempio, la quota di mercato del ricostruito è del 36% nei mercati di Germania, Austria e Svizzera, del 43% in Francia e supera il 50% in diversi Paesi dell’Europa del Nord”. L’invito dell’associazione è quello di far allineare il nostro Paese ai dati delle altre nazioni economicamente avanzate, in questo modo si “contribuirebbe in modo determinante al contenimento dei costi e dei consumi energetici a beneficio dell’ambiente e dell’efficienza delle aziende di autotrasporto pubbliche e private”.