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Uno degli elementi chiave per rendere sicura e sostenibile l’energia del futuro è la capacità degli operatori del settore di fare rete e innovare. Si tratta di una sfida che deve passare dall’imperativo della decarbonizzazione e della promozione delle fonti rinnovabili aprendosi ai nuovi orizzonti della produzione di idrogeno da fonti green.

Questo scenario rappresenta l’ambito operativo che si delinea con Clypea – Innovation Network for future energy, il Network promosso il 5 dicembre scorso dal Ministero dello Sviluppo Economico attraverso la DGS UNMIG, in occasione di un evento organizzato dal Mise, in collaborazione con la Marina Militare a Livorno, ha illustrato risultati e progetti in corso. 

Crippa (Mise):”Sostenibilità’ e sicurezza grazie a sostegno a sviluppo tecnologico”

L’evento si è aperto con la lettura di un messaggio del Sottosegretario Davide Crippa che ha sottolineato come “i contributi presentati oggi dal Network Clypea siano un eccellente esempio dei risultati degli investimenti in innovazione e del ‘fare sistema’, elementi sui quali intendiamo continuare a puntare”.

“Sostenibilità’ e sicurezza della filiera energetica sono possibili solo grazie al sostegno continuo e agli investimenti in ricerca e sviluppo tecnologico” – ha aggiunto Crippa nel messaggio  – “è necessaria un’azione di raccordo per un mercato globale dell’idrogeno dove sarà centrale il ruolo dell’Unione Europea per coordinare gli sforzi. Consideriamo prioritaria la produzione di idrogeno ‘green’ da fonti rinnovabili, utilizzando il processo di elettrolisi. Gli sforzi raggiunti da Clypea sul tema dell’idrogeno si sommano alle altre esperienza di ricerca del nostro Paese, che intendiamo valorizzare anche attraverso la cooperazione internazionale”.

Le potenzialità dell’idrogeno

Tra i temi affrontati nel corso della mattinata le potenzialità dell’idrogeno.  Si tratta di un “vettore energetico ideale per la definitiva integrazione con le fonti rinnovabili” hanno spiegato i relatori.  Il Network Clypea – spiega una nota – vede l’idrogeno al centro di ricerche sulla riutilizzazione di infrastrutture presenti in mare per l’impiego di idrogeno su larga scala, per la produzione in situ, la conservazione e il trasporto attraverso facilities esistenti, oltre che per il mantenimento dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e per la sua immissione nel sistema di distribuzione attraverso la conservazione e lo stoccaggio del surplus energetico. Tra gli aspetti indagati da Clypea, insieme alla fattibilità tecnica di tali operazioni, c’è anche il tema della sicurezza delle operazioni che prevedono l’impiego di idrogeno, passaggio fondamentale per poter sfruttare appieno questo elemento chiave e la valutazione di modelli e progetti pilota per il suo stoccaggio”.

Idrogeno e innovazione

Al binomio idrogeno-innovazione è stata dedicata la Tavola Rotonda “Il contributo dell’idrogeno alla transizione energetica. Il ruolo dell’innovazione e della ricerca”,  a cui hanno partecipato  Stefano Besseghini, Presidente Autorità di Regolazione per Energia Reti Ambiente (ARERA)¸ Luigi Crema¸Vice-Presidente H2IT, Fondazione Bruno Kessler, Gaetano Squadrito, ricercatore presso il CNR, e Jostein Dahl Karlsen, CEO, IEA Gas and Oil Technology Collaboration Programme.

L’idrogeno – ha spiegato Crema –  è l’elemento che abilita il sector coupling del sistema energetico, ossia la connessione tra le varie reti energetiche con la possibilità di un vettore che permetta accumuli anche su grandi dimensioni e su scale temporali ampie, come la possibilità di abilitare power to gas, trasferire energia tra la rete elettrica, la rete gas, la mobilità. La sua flessibilità si traduce inoltre in una ampia gamma di soluzioni che si avvicinano alla completa readiness di mercato, oltre a condizioni economiche relative al suo utilizzo”.

Clyoea, attività e prospettive

A tracciare un quadro dei risultati raggiunti da Clypea e delle prospettive di questi realtà è stato Franco Terlizzese, Direttore Generale della DGS UNMIG  che ha inoltre annunciato il nuovo sito web dell’ente, www.clypea.it. “Clypea è diventato un modello di riferimento nel nostro Paese come hub di innovazione per la ricerca e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche a servizio di tutta la filiera energetica, una rete in grado di eccellere e confrontarsi con le migliori realtà europee e internazionali”, ha spiegato in nota Franco Terlizzese. Il Direttore Generale ha inoltre annunciato il completamento di uno dei progetti di punta del Network, l’Indicatore sintetico della Sicurezza, uno strumento volto a valutare la sicurezza delle attività offshore, che racchiude 13 diversi indicatori.

Un network con ricadute proficue oltre il settore energetico

“Il valore aggiunto di questo Network – ha sottolineato Terlizzese –  è testimoniato anche dalla capacità di produrre risultati le cui ricadute vanno ben oltre il settore energetico, come quelli che implementano, ad esempio, i modelli di protezione civile e di sicurezza della popolazione o di mappatura e monitoraggio delle fragilità del territorio italiano. Lo stesso valore aggiunto che oggi permette a Clypea e al Ministero dello Sviluppo Economico di arricchire il dibattito sulle frontiere della ricerca e dell’innovazione dell’idrogeno, come elemento chiave per la transizione energetica”.

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