La raccolta differenziata delle sorgenti luminose

lampadineEcolamp, consorzio di raccolta e riciclo, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente di domani, intende cogliere l’occasione per sottolineare ulteriormente l’importanza della raccolta differenziata delle lampadine a basso consumo: “Oggetti che una volta esausti diventano rifiuti speciali, dai quali è però possibile recuperare il 95% dei materiali.

Questi i passi fondamentali e le indicazioni per un corretto smaltimento individuati e diffusi dal Consorzio:

1. Centri di raccolta comunali: li chiamano riciclerie, isole ecologiche, collection point; sono aree attrezzate dove i cittadini possono portare i materiali riciclabili, ingombranti o pericolosi. Qui vanno smaltite anche le lampadine a risparmio energetico. In attesa di recarsi in uno di questi centri, le lampadine non più funzionanti possono essere conservate al sicuro da urti e cadute, ad esempio in una vecchia scatola da scarpe.

2. L’isola che c’è: per consultare l’elenco dei centri di raccolta e cercarne uno vicino alla zona di residenza, Ecolamp ha creato un’applicazione gratuita per smartphone e tablet dove trovare informazioni, mappe e contatti (Ecolamp: l’isola che c’è, per Apple e Android).

3. Uno contro uno: la vecchia lampadina può essere consegnata al negoziante, che è tenuto a ritirarla (e smaltirla correttamente), a fronte dell’acquisto di un prodotto equivalente.

4. Uno contro zero: il nuovo decreto sui Raee prevede che i punti vendita di maggiori dimensioni ritirino i piccoli Raee, lampadine incluse, senza l’obbligo di acquisto di nuovi prodotti.

5. Differenziata sì, differenziata no: lampadine a basso consumo, tubi al neon e LED devono essere separati dai normali rifiuti urbani. Le vecchie lampadine a incandescenza e quelle ad alogeni vanno gettate, invece, nell’indifferenziata (il cosiddetto sacco nero).

6. Mercurio: all’interno delle lampade fluorescenti è contenuta una piccola quantità di mercurio (<5mg), sostanza che, se dispersa in grandi quantità, può arrecare danni all’ambiente e alla salute.

7. Materiali da reimpiegare: grazie al corretto trattamento, dalle sorgenti luminose vengono estratti e recuperati vetro, plastica, metalli e polveri fluorescenti (contenenti mercurio). Il vetro, per esempio, può essere riutilizzato in edilizia per la vetrificazione delle piastrelle o per la composizione di materiali isolanti, come la lana di vetro.

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