Fusione nucleare, il futuro dell’energia green

Centrali NucleariSicura, perchè non caratterizzata dalla produzione di rifiuti con un alto periodo di radioattività, sostenibile, perchè non legata all’emissione di gas serra, e strategica, perchè capace di sfruttare combustibili ampiamente disponibili su tutta la terra.

Sono queste le caratteristiche principali dell’energia ottenuta mediante fusione nucleare, un argomento, attualmente ancora legato ad ambiti di sperimentazione, di cui si è parlato giovedi 26 giugno nella sede di Assolombarda a Milano durante l’incontro dedicato a ITER, l’iniziativa di ricerca legata alla realizzazione di un reattore a fusione a Cadoche, in Francia, in cui sono coinvolti Europa, Stati Uniti, Giappone Russia, Cina, India e Corea del sud.

Tra gli obiettivi del progetto, che ha visto l’Italia aggiudicarsi, mediante gare competitive gestite da Fusion For energy – F4E (organismo dell’Ue competente nell’ambito dello sviluppo dell’energia di fusione), 780 milioni di euro per la fornitura di componenti high–tech e 18 milioni di euro per attività di ricerca, quello di realizzare esperimenti su larga scala, studiare una modalità di controllo del “burning plasma”, nonché costituire un laboratorio di prova delle tecnologie chiave per i futuri reattori di fusione. “Il nostro Paese – ha affermato Rosario Bifulco, consigliere per la competitività territoriale Ambiente ed Energia, commentando i numeri della nostra partecipazione italiana all’iniziativa – grazie al coordinamento di ENEA, è leader riconosciuto sia a livello scientifico e tecnologico sia a livello industriale come dimostrano le percentuali delle commesse  che sono state assegnate alle nostre imprese”.

Sul valore del progetto ITER, che dovrebbe essere ultimato intorno al 2020, si è soffermato, invece, il consigliere alla Presidenza del Consiglio delegato al semestre italiano di Presidenza UE Francesco Tufarelli, che ha definito iniziative come questa un esempio di collaborazione proficua tra mondo delle aziende e mondo della ricerca, “modello virtuoso” da replicare in futuro.

Nel video l’intervento integrale di Francesco Tufarelli, consigliere alla Presidenza del Consiglio delegato al semestre italiano di Presidenza UE.

 http://www.youtube.com/watch?v=PWfi_3ktrc4

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Giornalista professionista e videomaker con esperienze in diverse agenzie di stampa e testate web. Laurea specialistica in Filosofia, master in giornalismo multimediale.