Raee, i dati di ERP Italia

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RAEE e RPA: l’incontro ERP Italia Servizi

Circa 63.429 tonnellate di RAEE e RPA (rifiuti di pile e accumulatori) di tutte le tipologie ritirate in Italia e avviate a riciclo e smaltimento presso strutture autorizzate a partire dal 2014. Questi sono solo alcuni dei numeri illustrati da ERP Italia ieri a Milano durante un incontro organizzato per presentare le attività di ERP Italia Servizi, la società nata dalla scissione da ERP Italia di proprietà del gruppo europeo ERP. In particolare, l’azienda nasce per supportare enti pubblici e aziende nella gestione di incombenze burocratiche e logistiche relative al corretto smaltimento di rifiuti come: piccoli e grandi elettrodomestici, dispositivi elettronici e di telefonia mobile, pile esauste e imballaggi, ma anche rifiuti speciali tra cui macchinari, attrezzature elettriche professionali e pannelli fotovoltaici esausti.

Alcuni dati ERP Italia nel 2015 

Secondo i dati il recupero di materiali ed energia per quanto riguarda il gruppo R1 (apparecchiature refrigeranti) si è attestata al 93,7% (target normativo 80%): tra i materiali che hanno registrato i numeri migliori troviamo metalli, compressori, plastiche (rispettivamente 48,53%, 16,91%, 16,48%). Cavi e condensatori registrano invece uno 0,30% e uno 0,01%. 

Per quanto riguarda il gruppo R2 (lavatrice, lavastoviglie, forno, etc), invece, il dato generale è 92,5% (target normativo 80%). In questo caso i metalli registrano un 64,2%, il cemento il 15,6% mentre plastica e legno si sono attestate rispettivamente al 2,9% e 2,0%.

Per gli R3 (tv, monitor) la percentuale è 88,3% (target normativo 75%). I dati più rilevanti in termini quantitativi relativi al recupero di materiali sono registrati da vetro CRT (contenente Ba) con un 30,9%, vetro CRT (contenente Pb) con un 25,9% e plastiche con 15,4%.

Gli R4 (aspirapolvere, friggitrici, frullatori, computer stampanti, telefoni cellulari, etc), infine, si attestano al 94,6% (target normativo 75%) con metalli, plastica e cavi elettrici che registrano rispettivamente il 45,9%, il 38,8% e il 5,6%. 

In generale, la percentuale media di smaltimento è del 7%, mentre il resto viene recuperato.

ERP Italia Servizi, tra consulenza, certificazioni carbonfootprint e tracciabilità del processo di riciclo 

ERP Italia Servizi costituisce “il braccio operativo” di ERP Italia e si propone come partner per le aziende sui temi ambientali. Ma qual è l’input che ha portato alla creazione della società e il modello di business che si è scelto di adottare? “La scelta e la necessità di sviluppare una società di servizi è nata dal fatto che la norma richiedeva la separazione dell’attività come consorzio, come sistema collettivo rispetto a qualsiasi altra attività di business”, ha sottolineato Alberto Canni Ferrari, Country Manager di ERP Italia. 

Noi abbiamo scelto di creare un sistema collettivo no profit che doveva, da un lato, avere determinate caratteristiche in base alla nuova norma europea , dall’altro, valorizzare e offrire sul mercato il nostro know how. Il nostro modello di business si rivolge ai produttori di rifiuti e al mondo della distribuzione, ma anche a chi deve gestire un rifiuto professionale. Abbiamo deciso di valorizzare quest’attività con ERP Italia Servizi che oggi si occupa di queste soluzioni: gestione della logistica inversa dei rifiuti che deriva da apparecchiature elettroniche come pile portatili, accumulatori industriali e di imballaggi, il tutto con un approccio a 360 gradi. Per il cliente sviluppiamo reti di logistica inversa, diamo servizi di consulenza ambientale, forniamo supporto in ambito formazione e in alcuni casi abbiamo avuto mandato per l’outsourcing completo della funzione aziendale ambientale di alcuni clienti”, ha aggiunto il Manager. 

Tra i servizi che l’azienda fornisce, anche in vista delle richieste europee in fase di recepimento nel nostro Paese, è quello legato a una reportistica sui dati di smaltimento dei rifiuti. Uno strumento, fornito sia a livello europeo che italiano, utile alle aziende per quantificare i vantaggi ambientali legati a una gestione circolare dei rifiuti. In questo contesto, come ha spiegato Samantha Charalambous, Marketing Manager di ERP Italia, lo strumento principe è quello legato alla valutazione delle emissioni di CO2 tramite la carbon footprint. L’iniziativa è volta a supportare le aziende negli adempimenti in fase di recepimento anche nel nostro Paese relativi alla stesura del bilancio di sostenibilità. 

Dall’incontro è inoltre emersa la necessità di diffondere una cultura del riciclo che permei l’intera filiera dai produttori ai cittadini e l’importanza della tracciabilità del ciclo di recupero del rifiuto. Tutti strumenti in grado di promuovere cicli produttivi sostenibili e improntati alla circolarità, che, grazie a una gestione consapevole di energia e materie prime, possono conciliare in maniera proficua vantaggi ambientali ed economici.

Guarda il servizio video di Canale Energia sull’incontro di ERP Italia Servizi su RAEE e RPA.

http://www.youtube.com/watch?v=RpUAwQP6rRA

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Giornalista professionista e videomaker con esperienze in diverse agenzie di stampa e testate web. Laurea specialistica in Filosofia, master in giornalismo multimediale.