Energia, UE: arrivano i fondi per i progetti infrastrutturali

trasnfrontaliereUn totale di 750 milioni di euro. Questa è la somma che sarà messa a disposizione dalla Commissione, nell’ambito del meccanismo per collegare l’Europa (CEF),  per la presentazione di progetti volti a potenziare le infrastrutture energetiche trans-europee in particolare, nel settore del gas e in quello dell’elettricità.

Questi progetti – spiega una nota – riguarderanno la sicurezza degli approvvigionamenti e contribuiranno a porre fine all’isolamento energetico di alcuni Stati membri. Essi potranno anche favorire il completamento in tutta l’UE del mercato interno dell’energia e l’integrazione delle energie rinnovabili alla rete energetica”.

“Questo è un passo cruciale: – ha affermato il commissario europeo all’energia Günther Oettinger – sarà l’enorme sostegno finanziario dell’UE a fare la differenza. L’attuale crisi Ucraina sottolinea l’importanza di migliorare le infrastrutture energetiche e la costruzione di interconnessioni mancanti tra gli Stati membri per assicurare la sicurezza energetica della Comunità. In generale, gli Stati membri possono solo aiutarsi a vicenda se ben collegati. Inoltre, il miglioramento delle infrastrutture energetiche è un prerequisito per il completamento del mercato interno dell’energia a vantaggio dei consumatori e delle imprese nel UE”.

Per accedere alla convenzione, un progetto deve essere incluso nella lista dei “progetti di interesse comune”, la quale si compone di 250 importanti progetti di infrastrutture energetiche, adottata dalla commissione europea già nell’ottobre 2013.

I progetti “devono assicurare vantaggi significativi per almeno due nazioni, migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento, contribuire all’integrazione del mercato e alla maggiore concorrenza e ridurre le emissioni di anidride carbonica.

Il denaro della sovvenzione – continua la nota – sarà disponibile per finanziare studi e lavori di costruzione. Considerando che progetti di infrastruttura petrolifera sono esclusi da qualsiasi forma di assistenza finanziaria, sovvenzioni per studi sono disponibili per tutti gli altri progetti di interesse comune. Questo varrà anche nel caso di sovvenzioni per lavori di costruzione (ad eccezione di progetti di stoccaggio mediante pompaggio).

Per beneficiare dei lavori di costruzione diversi sono i criteri da soddisfare: l’analisi costi-benefici (CBA) deve dimostrare i vantaggi significativi per la sicurezza dell’approvvigionamento, la solidarietà o l’innovazione tecnologica. Il progetto deve aver ricevuto un’approvazione sulla ripartizione transfrontaliera dei costi rilasciato dalle autorità nazionali di regolamentazione competenti o – in caso di disaccordo – da parte dell’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (ACER)”.

“In generale – conclude la nota  – l’importo del sostegno comunitario non può superare il 50% dei costi. In casi eccezionali, quando un progetto contribuirà in modo significativo alla sicurezza dell’approvvigionamento o alla crescita della solidarietà energetica tra gli Stati membri, il sostegno dell’UE potrà ammontare al 75%”.

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