Come si fa a disdire un contratto luce e gas

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Scegliere un contratto per la fornitura di energia vantaggioso non è un’impresa semplice. Già districarsi tra le varie offerte presenti sul mercato, ognuna con le relative specifiche, richiede una buona dose di pazienza e buona volontà. Utilizzando un comparatore online, però, l’operazione risulterà notevolmente semplificata, poichè il sito si occuperà di confrontare i prodotti Enel Energia con quelli Edison, Eni, ecc., al nostro posto, velocemente ed in maniera affidabile.

 

Quando stipuliamo un contratto di fornitura di luce e gas non siamo però vincolati per sempre a restare con quel determinato operatore energetico, Enel Energia o Eni che sia. Con il libero mercato dell’energia è infatti possibile disdire l’accordo commerciale in qualsiasi momento.

 

Disdire un contratto di luce e gas significa di fatto chiudere il contatore che fornisce l’energia. La procedura non è così complicata come sembra e non deve scoraggiarci nel caso fossimo intenzionati a cambiare compagnia.

 

Per disdire un contratto è sufficiente contattare il venditore che ci ha proposto la tariffa e sarà lui stesso a informare il fornitore alcuni giorni prima della chiusura del contatore. In genere per i contratti di luce e gas occorrono 2 giorni lavorativi, ma per i possessori di contatori dell’elettricità fino alla classe G25 il termine è fissato entro 5 giorni lavorativi.

 

Per quanto riguarda il gas, se la fornitura non viene interrotta entro i due giorni lavorativi, i clienti hanno diritto a un risarcimento di 30 euro, mentre per i contratti di energia elettrica, in caso di ritardi, avremo risarcimenti in base al tempo impiegato: 35 euro se è trascorso il doppio del tempo previsto,70 euro se è passato il triplo del tempo, 105 euro se si supera anche questa scadenza.

 

Ma quanto ci costa la disdetta del contratto? Il costo dell’operazione dipende ovviamente dalla compagnia di cui siamo clienti e dal tipo di servizio fornito. In ogni caso non si tratta di cifre inaccessibili: per i contratti di maggior tutela, ad esempio, si paga un contributo fisso di 23 euro.

 

Esistono alcuni casi, inoltre, per cui è possibile disdire il contratto di luce e gas anche senza preavviso. Possiamo infatti interrompere la fornitura in caso di furti di energia, di manomissione o rottura dei sigilli del contatore, in caso di dispersione di metano, oppure di uso improprio degli impianti in non conformità con il contratto di vendita.

 

Se vogliamo quindi cambiare operatore energetico, ad esempio per passare a una tariffa più conveniente, possiamo disdire tranquillamente il contratto contattando prima il venditore della vecchia compagnia e poi il nuovo fornitore, che si mobiliterà per garantire il proprio servizio non appena interrotta la fornitura del precedente gestore.

 

A cura di Bruno Grande

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