Decreto FER non FV: oggi in GU. Rodl & Partner: situazione sconfortante

Shutterstock 284226302Non è ancora entrato in vigore che già fa discutere. Il tanto atteso Decreto FER non FV, firmato il 23 giugno dal Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calendo di concerto col Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestaliMaurizio Martina, è stato pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale.

Tra i meccanismi previsti dal Decreto, che non sostituirà il DM del 6 luglio 2012, ci sono: una tariffa omnicomprensiva, che comprende la valorizzazione della vendita dell’elettricità e l’incentivo; il limite del costo cumulativo annuo medio degli incentivi pari a € 5,8 miliardi per i medi e grandi impianti; le modalità di accesso diretto, iscrizione nei registri, procedure competitive di aste a ribasso per l’accesso agli incentivi; e contingenti differenziati di potenza incentivabile per le diverse fonti alternative.

Deciso il commento dello studio Rodl & Partner: in un comunicato l’Avv. Carlo Spampinato, Senior  Associate dello studio, ha evidenziato una situazione sconfortante per chi sperava “nel continuo supporto sulla variabile energia alternativa”. Nonostate il Decreto riapra la stagione degli incentivi ai medi e grandi impianti alimentati con fonti rinnovabili (diverse dal fotovoltaico), le politiche dell’attuale Governo, si legge in nota, non sembrano orientate a gravare le bollette elettriche di ulteriori incentivi alle energie rinnovabili. Dunque, la possibilità prospettata dal Decreto potrebbe essere l’ultima possibilità “per accedere agli incentivi miranti la realizzazione d’impianti rinnovabili nel nostro Paese”.

Il Decreto risente del grosso ritardo con cui è stato approvato. Oltre ai tempi di redazione ed approvazione (è passato per le amministrazioni statali e regionali e in Commissione europea), ha subito un forte rallentamento per le vicende che hanno attraversato il Ministero dello Sviluppo economico. Avrà validità solo sei mesi: l’accettazione delle richieste di accesso ai meccanismi incentivanti sarà interrotta dal trentesimo giorno successivo al 1 dicembre 2016 o, in alternativa, alla data di raggiungimento della soglia dei 5,8 miliardi di euro. Si rischia che la competizione tra gli impianti di taglia media e grande possa essere durissima, come evidenzia il comunicato, e che le risorse messe a disposizione non riescano a soddisfare le richieste.

Print Friendly, PDF & Email

Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Un team di professionisti curioso e attento alle mutazioni economiche e sociali portate dalla sfida climatica.