Alimentazione e sostenibilità, Giansanti (Confagricoltura): “Il mercato chiede vini più attenti all’ambiente”

Vino%20E’ un connubio sempre più forte quello tra la viticoltura e la sostenibilità ambientale. A dimostrarlo anche il convegno organizzato  al Vinitaly l’11 aprile, nello stand di Confagricoltura. Un evento a cui hanno partecipato, tra gli altri, Lodovico Giustiniani e Marco Caprai, presidenti rispettivamente di Confagricoltura Veneto e Confagricoltura Umbria, Christian Marchesini, presidente del Consorzio Valpolicella, Filippo Taglietti, responsabile tecnico del Consorzio Conegliano Valdobbiadene e Diego Tomasi, direttore del CREA di Conegliano. 

Vini sostenibili, a richiederlo è il mercato 

Tra i temi emersi nel corso del dibattito il fatto che il binomio  produzione vinicola e tutela ambientale non sia una mera questione formale, ma un trend che si traduce in progetti concreti. “Il mercato – ha sottolineato in apertura del convegno, come si legge in una nota, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – chiede vini sempre più sostenibili e questa sfida va accolta. Confagricoltura lo sta già facendo in prima persona, appoggiando i progetti insieme alle imprese e alla ricerca”.

i progetti 

Tra i progetti che rientrano nella promozione di una filiera produttiva green del vino l’iniziativa “Smart Meteo” in Umbria, finanziata con il PSR (Programma di Sviluppo rurale) e coordinata da Confagricoltura. L’obiettivo è quello di sfruttare l’innovazione tecnologia e metterla a fattor comune insieme alla conoscenza degli operatori del campo per abbattere del 75% l’uso di fitofarmaci in vigneto, con risvolti positivi non solo ambientali, ma anche sociali ed economici. Un altro progetto è poi il piano “Tre R: Riduci Risparmia Rispetta” del Consorzio Valpolicella, che ha portato nel 2016 alla produzione dei primi vini certificati sostenibili, dopo un lavoro preliminare partito qualche anno fa. In Veneto, invece, Confagricoltura insieme a CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), ha realizzato il progetto “Glera resistente”, nell’ambito del quale è in corso una sperimentazione per arrivare in tempi brevi a una varietà simil-Glera resistente che consenta di eliminare l’uso di fitofarmaci.

Filippo Taglietti, responsabile tecnico del Consorzio Conegliano Valdobbiadene, ha inoltre sottolineato nel corso del dibattito come anni fa sia arrivati “alla definizione di un protocollo viticolo applicato da oltre la metà delle aziende che ha permesso di eliminare ben 18 sostanze attive”.  A concludere il convegno l’intervento di Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto che ha affermato: “Il mercato va veloce, ma la burocrazia è più lenta. Il nostro impegno, insieme al mondo scientifico, vuole dare risposte concrete ai produttori e ai consumatori, nel rispetto dell’ambiente, della salute e dell’economia del settore”.

 

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