A Nizza la Smart City esiste già

e720140219Siamo andati in Francia, nel piccolo Comune di Carros. L’importanza di una micro rete per gestire i picchi di consumo. Il nuovo numero di e7

A Nizza la Smart City esiste già. Più precisamente il primo smart solar district demostration city è situato nel Comune di Carros. Il sistema è stato realizzato in una zona della Francia molto turistica in cui la dorsale di distribuzione energetica presenta una strozzatura che rende difficile la gestione dei picchi di consumo tipici dell’area, sia in entrata che in uscita. Una micro rete smart quindi può rappresentare la soluzione ideale per gestire al meglio le risorse interne, ridistribuendo in modo non traumatico e flessibile i flussi energetici.
Il tema è affrontato dall’inviato di e7, il settimanale di QE, sul nuovo numero in uscita.
Una microgrid collegata alla rete principale per gestire in modo efficiente l’energia a disposizione, si spiega. interagisce con l’utente finale all’interno di una rete. Ad essa sono collegate sia case private che aziende e società di servizi. Una micro smart grid che, come sottolinea Laurent Schmitt, Vice presidente Alstom Grid “è di fatto la base su cui si evolve e struttura una smart city. In questo modo, trasformiamo il consumatore in prosumer”.
La società è partner dell’iniziativa capitanata da ERDF, con la partecipazione di Alstom, Edf, SAFT, Rte ed è parte delle iniziative di GRID4EU.
In questo scenario le utility saranno sempre centrali nello sviluppo del sistema energetico, ma ricopriranno un nuovo ruolo. Secondo Patrick Plas, Senior Vice president Alstom Grid, sarà infatti la gestione degli scambi energetici tra prosumer, rete e storage, il nuovo modello di business di quella che non esita a definire la “Re-evolution” indotta dalla smart grid.
Più nel dettaglio la rete, composta da generazione distribuita prodotta con impianti fotovoltaici, storage, smart meter è gestita da un software di controllo strutturato per la gestione di big data in real time che permette una relazione diretta con i consumatori. La città intelligente ha un cervello che dialoga con l’intero sistema secondo i parametri di interoperabilità e di sicurezza con cui valuta, secondo le previsioni meteo ed i trend di consumo, la produzione.
Inoltre, insegna ai consumatori come e quando, di volta in volta, sia meglio consumare inviando sms ed email direttamente agli interessati. Il messaggio trasmette una via indicativa di consumo ottimale delle risorse energetiche disponibili, lasciando comunque massima libertà di scelta al cliente finale che può utilizzare l’energia interna oppure se preferisce collegarsi alla rete classica.
“A seguito dell’esperienza che stiamo vivendo a carros, valutiamo insieme all’amministrazione cittadina di Nizza la realizzazione di edifici già smart, così da abbattere il più possibile i costi di evoluzione verso la città del futuro, conclude Schmitt.

Leggi il nuovo numero di e7 Nizza – Re-evolution smart

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