Ricerca e sicurezza sul lavoro: la ricetta per il futuro del fotovoltaico italiano

FvfuturoSono 223 mila le tonnellate di CO2 risparmiate in un anno dal produttore di energia solare RTR. A dichiararlo Paolo Lugiato AD dell’azienda che possiede “il polo italiano più grande con 119 impianti, 318 MW di potenza installata e un totale di 430 GWh di energia prodotta in un anno”.

Ad oggi RTR produce energia per 160 famiglie e, partito con 62 impianti e 144 MW di potenza installata, si è allargato con una serie di acquisizioni progressive: “Il business model di RTR è quello di acquistare da terzi impianti già allacciati e ottimizzarli. Creiamo quindi valore grazie alla nostra unica capacità di gestione”.

L’ottimizzazione è possibile grazie all’analisi in tempo reale dei dati di performance degli impianti: “Ci sono dei sensori in campo che, ogni cinque minuti, trasmettono i dati di ciascuna stringa ad un database gestito presso la nostra sede. In questo modo possiamo capire subito se un impianto è fermo o se ci sono delle parti che non funzionano e intervenire tempestivamente”. Inoltre, il database raccoglie dati tecnici sul comportamento delle stringhe legati alle condizioni meteorologiche, tra cui l’irraggiamento o la temperatura (proprietà utile soprattutto nei periodi più caldi, come la scorsa estate).

“Operiamo nel pieno rispetto dell’ambiente e della sicurezza dei lavoratori”, sottolinea Lugiato che menziona le certificazioni ISO 14001 OHSAS 180001 ottenute dall’azienda. Su quest’ultimo tema il team di RTR si mostra molto sensibile: “Abbiamo promosso incontri di formazione rivolti alle aziende: a volte il rispetto dei propri dipendenti e delle situazioni di sicurezza passa attraverso banali accorgimenti. Senza formazione la probabilità di infortuni è molto più alta”.

Vivo, poi, il legame col territorio (“l’azienda l’anno scorso ha spostato la propria sede in Trentino Alto Adige e abbiamo deciso di sostenere le iniziative Torneo di Natale Pallavolo Rovereto e Intercity Ramblers”) e alta l’attenzione verso un futuro sempre più green: “Siamo attivi nella ricerca e nello sviluppo di progetti innovativi che possono avere un impatto positivo sul settore. Il fotovoltaico è sicuramente una tecnologia consolidata e l’esperienza dei produttori italiani costituisce un prezioso bagaglio, ma ci sono ampi spazi di miglioramento. Disponendo di un parco tecnologico così esteso, composto da 26 marche di pannelli e 10 di inverter, abbiamo e continueremo ad avere grande attenzione verso il processo di consolidamento della ricerca tecnologica fondamentale per la crescita di professionalità”.

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