Radiative sky cooling, raffrescare gli ambienti senza elettricità

energia da fusione nucleare

Sfruttare pannelli simili a specchi per mantenere bassa la temperatura degli edifici irradiando il calore in atmosfera. E’ l’idea alla base di una ricerca realizzata da un gruppo di ricercatori dell’Università di Stanford che ha pubblicato i risultati del suo studio sulla rivista Nature Energy.

Se hai qualcosa che è molto freddo, come lo spazio, e tu puoi dissipare il calore al suo interno, allora puoi raffrescare senza elettricità. Il calore infatti, scorre” spiega su Futurism.com Shanhui Fan, professore a Stanford di ingegneria elettrica, tra gli autori dello studio.

Radiative sky cooling

Il processo viene denominato ‘Radiative Sky Cooling’ ed è analogo al fenomeno in base al quale le onde di calore salgono dal pavimento caldo. Gli studi su questo tipo di tecnologia del gruppo di sscienziati risalgono già al 2013: era emerso come la pellicola multistrato realizzata fosse in grado di riflettere fino al 97% della luce solare riuscendo così a mantenere una superficie fresca.

Possibili applicazioni

Tra le possibili applicazioni c’è l’utilizzo con i pannelli solari, strumenti tecnologici che perdono in efficienza se surriscaldati. Inoltre questa soluzione sarebbe in grado di raffreddare anche l’acqua in maniera più efficiente, acqua che potrebbe poi essere fatta passare attraverso le pareti contribuendo così all’abbassamento delle temperature interne degli edifici.

La simulazione a Las Vegas

Nell’ambito di una sperimentazione a Las Vegas è emerso come si sia registrata una riduzione del 20% dell’energia necessaria a raffrescare l’edificio. Il valore si è attestato al 50% su base giornaliera.

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