Enea Disco Solare

Credit foto (dal sito di ENEA)

Una soluzione tecnologica in grado di  “captare” dal Sole 70 kW di potenza raggiante e di “convertirli virtualmente fino a 15 kW di potenza elettrica”. Stiamo parlando del primo disco solare del mondo –  realizzato dall’ENEA  – che può generare energia elettrica grazie all’integrazione con una microturbina ad aria di ultima generazione.  Un sistema capace di alimentare un condominio di 5 appartamenti che potrà essere visitato il prossimo 29 settembre nel Centro ENEA della Casaccia in occasione del primo Open Day della Ricerca organizzato dall’Agenzia.

Il progetto OMSoP

Il prototipo è stato realizzato nell’ambito del progetto OMSoP – Optimised Microturbine Solar Power System  che nel 2013 ha messo a disposizione 5,8 milioni di euro nell’ambito del  7° Programma Quadro dell’Unione europea. Tra i partner del progetto ci sono anche le Università Roma Tre, City University of London, Royal Institute of Technology in Stockholm e University of Seville e le aziende Compower, INNOVA e European Turbine Network.

Fino al 2018 la fase di sperimentazione

Recentemente è stata avviata una fase di sperimentazione in condizioni atmosferiche reali che proseguirà per tutto il 2018 per ottimizzare le performance in vista della commercializzazione.

Le componenti del sistema

Il disco solare è costituito da un concentratore solare, un ricevitore e una microturbina ad aria. ll concentratore solare – si legge sul sito dell’ENEA – è di tipo circolare, con superficie parabolica riflettente sul cui fuoco è posizionato il ricevitore a cavità composto di due “bicchieri” concentrici inseriti l’uno dentro l’altro, al cui interno circola aria.Il concentratore riflette la radiazione solare sulla finestra del ricevitore che l’assorbe al suo interno, mentre l’aria circolante si scalda fino ad una temperatura di circa 800/900°C”.

Un compressore – si legge ancora sul sito dell’agenzia – preleva l’aria esterna, la comprime a circa 3 atmosfere e la invia al ricevitore. Qui grazie al calore solare il flusso d’aria si riscalda per poi passare alla microturbina, dove si espande, mentre il calore residuo viene ceduto a un recuperatore prima che l’aria venga rilasciata nell’ambiente. L’espansione dell’aria nella turbina permetterà al generatore ad alta frequenza di raggiungere la velocità di rotazione di circa 150mila giri/minuto, assicurando in questo modo una potenza elettrica in uscita compresa tra 3 e 15 kW”.

Solare a concentrazione e microturbina ad aria

“L’impianto progettato, assemblato e avviato dall’ENEA è il primo al mondo che abbina i più recenti progressi nella ricerca sulle tecnologie del solare a concentrazione alla innovativa microturbina ad aria, di derivazione automobilistica, più compatta e leggera rispetto ai motori comunemente utilizzati in questo tipo di applicazioni”, sottolinea la ricercatrice Michela Lanchi del Dipartimento Tecnologie Energetiche.

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