Tralicci danzanti, il messaggio di arte per l’ambiente di Elena Paroucheva

L'artista ha esposto alcune opere nel corso della manifestazione CIGRE dedicata ai TSO

IMG 20180828 1055067Sta avendo luogo in questi giorni a Parigi il CIGRE, evento biennale dedicato alle TSO di tutto il mondo (Palais de Congrés – 26-31 agosto). Quest’anno la manifestazione ha aperto i battenti affrontando il tema del cambiamento climatico e del ruolo del comparto elettrico per rispondere a questa chiamata globale. Una sfida che si può affrontare da diversi punti di vista. Lo stesso RTE, il TSo Francese, nel corso dei lavori ha sottolineato l’importanza di progettare e riprogettare pensando alla biodiversità e affrontando in modo olistico su diversi livelli (nel numero di e7 della prossima settimana ci sarà una intervista a Nathalie Devulder, directrice developpement durable, di RTE).

Un così grande cambiamento culturale richiede un linguaggio a più voci. Ne è la prova la presenza all’interno della manifestazione, della mostra dell’artista belga Elena Paroucheva che offre uno sguardo all’ambiente che ci circonda in cui poesia, danza e tralicci elettrici accompagnano lo sguardo dell’uomo verso una consapevolezza rinnovata all’ambiente. Lei gentilmente ci ha mostrato le opere e la filosofia che è dietro la sua art pylones.

Un incontro tra arte e elettricità. Come ha cominciato a guardare ai tralicci in modo artistico?

Nuvole E Tralicci Elena Paroucheva Art PylonesSi può dire che ho iniziato da piccola, durante i viaggi passavamo veloci davanti a questi enormi tralicci giganti. Li guardavo erano giganti. Noi ci muovevamo ma guardandoli sembrava che si muovevano loro che danzavano. Li guardavo e pensavo: sembra che danzano. Poi ho concretizzato questo pensiero. Nel 1998-99 ho letto sulla stampa che entro il 2008 sarebbero spariti nella zona di Parigi e poi in tutta la Francia entro il 2030, perché le reti sarebbero state interrate. A quel punto mi sono detta che dovevo fare qualcosa. Volevo salvaguardare questi giganti come un simbolo della nostra epoca. Dopo i Menhir e le cattedrali questo era il simbolo della nostra opera.

RTE in seguito mi ha detto che avevo letto una cosa folle, ma è stato il mio avvio per cominciare…

Lei crede che uno sguardo di artista verso l’elettricità possa favorire uno sguardo verso la sostenibilità?

Verso l’ambiente! Ne sono persuasa. Ho lavorato e incontrato tanti filoni e scienziati, come il presidente di Future Earth  e ne sono tutti convinti. Non possiamo vivere nel mondo senza un rispetto della natura e del paesaggio naturale e urbano. Sono d’accordo con chi esprime queste teorie, io porto avanti questa convinzione con il lavoro artistico.

Il mio obiettivo è far ricordare alle persone in che ambente viviamo, farlo riscoprire fuori dalla quotidianità. Le risorse elettriche in quanto infrastrutture nel paesaggio.

Qui (nell’opera) abbiamo Apollinaire e il traliccio…

IMG 20180828 1055229In questa opera aumenta la compagnia, perché abbiamo anche la poesia. Un quadro ispirato da Apollinarie. Ho messo una scultura in basso e addirittura dei baci che ho dato. C’è la poesia la parola e la pittura e  ovviamente l’ elettricità.

Mentre qui abbiamo un modello di una scultura che ho realizzato che è di 30 metri, 32 esattamente. Questa l’ho fatta per i giochi invernali di  Soči 2014, si trova su una collina sopra le piste.  Li invece c’è un’altra opera monumentale in Francia. E’ in un sito turistico termale visitato da 5 milioni di turisti ma è stato sviluppato dopo l’arrivo delle line elettriche negli anni ’50. Quindi hanno sviluppato il sito termale con i 4 tralicci nel mezzo del sito termale. Qui c’è anche una scultura antica nella foto che fa vedere la scultura antica e moderna insieme. Un’ opera che è sempre lì e che vivrà insieme alla vita dei tralicci.

 

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.