Electric Road, ovvero l’e-mobility nella distribuzione

ElectricroadIl Gruppo Hera ha indetto il concorso Electric Road per spingere l’adozione da parte di sei cittadini di Modena, prima, e di Imola, poi, del veicolo elettrico. Ciascun neo ecopilota, sorteggiato su 376 domande, avrà a disposizione gratuitamente un’auto elettrica (Twizy, Zoe e Fluence Z.E.) da utilizzare in modo gratuito per tre mesi, una card che gli consentirà di ricaricare illimitatamente alle colonnine abilitate. Cristian Fabbri, Amministratore Delegato di Hera Comm ci parla di questo esempio di successo.

L’impegno del Gruppo per la mobilità elettrica nasce nel 2009 quando abbiamo avviato una prima sperimentazione ad Imola, acquistando un parco di 20 veicoli elettrici, messi a disposizione dell’amministrazione comunale, e installando 12 stazioni di ricarica private. Nel 2011, stringendo prima un’alleanza tecnologica con Enel e rispondendo poi alla sperimentazione promossa dall’AEEGSI, tale impegno si è intensificato, concretizzandosi in un progetto pilota che ha portato all’installazione di 10 colonnine pubbliche a Modena e 10 a Imola. Dal 2012 si è lavorato anche sulla parte commerciale, dando vita a 2 offerte dedicate alla mobilità elettrica, al fine di consentire ai primi clienti di utilizzare l’infrastruttura a tariffe convenienti e garantendo l’impiego di energia “verde” per le ricariche.

Quali sono stati i numeri della conclusa edizione modenese e cosa vi aspettate da quella nuova?

Nei tre mesi in cui i 6 vincitori dell’edizione modenese di Electric Road hanno guidato le loro auto elettriche sono stati percorsi 19.000 km, a cui sono legati 4.727 kWh di energia pulita utilizzata, 4,5 tonnellate di CO2 evitata e quasi 2.000 euro di carburante risparmiati. Queste cifre denotano un alto grado di utilizzo delle auto (oltre 1.000km/mese per ciascuna) e quindi il successo della mobilità elettrica, che ha dimostrato di reggere anche all’uso intenso e alle lunghe percorrenze. In questo caso solo un cittadino ha potuto beneficiare di un’infrastruttura di ricarica privata, mentre a Imola saranno tre. Inoltre, il mix di “pionieri” è più eterogeneo e ci auguriamo possa raccontare sfaccettature diverse della propria esperienza.

Quanto conta conoscere il profilo socio-culturale del guidatore per stimolarlo alla guida dell’elettrico? Sperate che gli eco piloti possano ispirare gli altri cittadini?

Cerchiamo di documentare l’esperienza dei vincitori con foto, video e statistiche per poi metterla a disposizione di tutti sul sito dedicato all’iniziativa per riuscire a coinvolgere il maggior numero di persone possibile. Riteniamo che le maggiori barriere per il cittadino interessato all’elettrico siano al momento più di carattere economico, ciononostante in pochi conoscono approfonditamente le caratteristiche della mobilità elettrica. Il nostro progetto è proprio orientato a diffondere la sensibilità su questi temi e a spiegare come la mobilità elettrica e speriamo che porti, in ultima istanza, ad abbattere anche l’ultima barriera, quella economica.

Offrite tariffe speciali ai proprietari dell’elettrico?

La nostra tariffa dedicata ai privati è una tariffa “speciale”, ideata proprio per incentivare i primi utilizzatori di auto elettriche. Essendo una tariffa “flat” (tutte le ricariche incluse nel prezzo di 25 €/mese), se prendiamo, ad esempio, un chilometraggio annuo di 12.000 km (che, come dimostrano i nostri pionieri di Modena, è compatibile con l’utilizzo normale di un’auto elettrica), il prezzo del kWh utilizzato per le ricariche risulta scontato di oltre il 40% rispetto al prezzo medio del kWh domestico.

Nel futuro della mobilità sono contemplati nuovi legami con le maggiori case automobilistiche per ridurre i costi di installazione dei sistemi di ricarica domestici o condominiali?

In questi anni il Gruppo Hera ha mantenuto e consolidato rapporti con i maggiori produttori di auto elettriche, sempre con l’ottica di migliorare i rispettivi prodotti e servizi e al tempo stesso renderli più appetibili per il mercato, anche dal punto di vista economico. Lavorare con gruppi di privati o con condomini non può che agevolare il lavoro, in quanto trovare delle soluzioni che soddisfino un maggior numero di persone anziché le singole esigenze, comporta delle piccole sinergie e quindi dei risparmi per l’utente.

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