“L‘acceleratore di particelle Dafne è il carico energetico principale dei Laboratori di Frascati che sono alimentati in alta tensione ed è stato installato nel 1996. Dal 2005 al 2006 ha avuto un consumo di 5.600 kW a fronte di un tempo di uso di 5.000/6.000 ore l’anno. Garantendo le stesse prestazioni oggi consuma 3.300 kW”. A parlare è Ruggero Ricci, Energy Manager dei Laboratori INFN di Frascati, incontrato in occasione della celebrazione del passaggio dalla fase di test al quella di raccolta dati di PADME, esperimento che punta a svelare il segreto della materia oscura. “Questo risparmio – prosegue Ricci – non è ottenuto con interventi tradizionali, ma ripensando il processo fisico e impiantistico insieme”. Su questo lavoro, che ha coinvolto un’area composta da 53 edifici, si è inserita un’opera di sensibilizzazione degli scienziati e dei dirigenti. Maggiori dettagli nell’intervista seguente.

Quali sono stati gli interventi finora promossi per incrementare l’efficienza energetica dei Laboratori INFN di Frascati?

Impianti così energivori saranno suscettibili di una forte dispersione di calore: avete lavorato al suo recupero?

Pensate di sfruttare le fonti rinnovabili per alimentare i laboratori?

Print Friendly, PDF & Email

Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Giornalista professionista e videomaker, attenta al posizionamento seo oriented degli articoli e all'evoluzione dei social network. Si occupa di idrogeno, economia circolare, cyber security, mobilità alternativa, efficienza energetica, internet of things e gestione sostenibile delle foreste