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I Paesi dell’Unione Europea stanno inviando ogni anno migliaia di tonnellate di apparecchiature elettriche ed elettroniche usate in Nigeria. E’ quanto evidenzia uno studio dell’Università delle Nazioni Unite, finanziato dallo US Environmental Protection Agency e dal ministero federale tedesco per la cooperazione e lo sviluppo economico. In particolare, come si legge sul sito Futurism che riporta la notizia, dalla ricerca emerge che annualmente circa 60 mila tonnellate di rifiuti elettronici sono inviati in Nigeria. Di questa quantità Il 77% proviene da Paesi dell’UE, mentre il resto prevalentemente dagli Stati Uniti e dalla Cina.

Materiali tossici

Una situazione di questo tipo crea delle problematiche serie da affrontare. Ad esempio molti dei dispositivi che vengono importati sono realizzati con materiali tossici come mercurio, cadmio e piombo. Componenti che possono minare la salute e avere effetti deleteri sull’ambiente.

Produzione in aumento e riciclo non sufficiente

Il problema dell’inquinamento legato ai rifiuti elettronici è connesso a un disequilibrio tra il consumo crescente di dispositivi e lo sviluppo non adeguato delle soluzioni di riciclo dei materiali di cui questi oggetti sono composti. Inoltre i prodotti sono sempre meno riparabili, un trend che favorisce ulteriormente l’acquisto di nuovi dispositivi.
Secondo lo studio, per gestire una situazione di questo tipo, è necessario un intervento politico a livello nazionale e internazionale. Solo in questo modo si riuscirà ad arginare il fenomeno.

Daisy, il robot per riciclare l’iPhone

Per cercare di favorire l’adozione di filiere virtuose di riciclo Apple ha creato Daisy, un robot capace di smontare gli iPhone e riconoscere le componenti recuperabili. Il macchinario, che può smontare fino a 200 iPhone all’ora, sa gestire, oltre al modello X anche tutti i dispositivi a partire dal modello 5. L’obiettivo è garantire che ogni nuovo iPhone possa incorporare elementi provenienti da altri smartphone usati. Daisy opera in uno stabilimento del gruppo a Austin, in Texas, ma l’azienda punta a realizzare un secondo macchinario destinato all’Europa. In occasione della Giornata della Terra dello scorso 22 aprile Apple ha inoltre annunciato la volontà di alimentare uffici, negozi e data center del gruppo completamente a energia pulita.

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