Acquistare beni usati non permette solo di ottenere un risparmio economico, ma comporta dei vantaggi anche dal punto di vista ambientale. Grazie alla compravendita dell’usato in Italia sono state risparmiate 4,5 milioni di tonnellate di CO2. Un valore che equivale, solo per fare qualche esempio, a 4,4 milioni di voli a/r Roma-New York o a 12 mesi senza traffico nella città di Roma, nonché alla produzione di quasi 7 miliardi di kg di pasta. E’ quanto emerso da uno studio realizzato da Schibsted (realtà a cui fa capo la piattaforma subito.it), in collaborazione con l’Istituto Svedese di Ricerca Ambientale (IVL), che ha analizzato l’impatto dell’economia dell’usato dimostrandone l’effetto positivo sul Pianeta.

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I numeri del risparmio per plastica, acciaio e alluminio

Dalla valutazione emerge come grazie all’acquisto di prodotti usati siano possibili dei risparmi notevoli anche in termini di utilizzo di materiali. Il mercato dell’usato ha infatti permesso di evitare l’impiego di 245.927 tonnellate di plastica (con cui si potrebbero produrre 4,6 miliardi di bottigliette PET da 2 litri oppure 34,7 miliardi di buste di plastica), di 1,6 milioni di tonnellate di acciaio, equivalenti a 428.861 container, o ancora a di 153.830 tonnellate di alluminio che corrispondono a 10,3 miliardi di lattine.


I risparmi per regione

Ogni giorno, solamente su Subito, circa 50.000 italiani contribuiscono alla Second Hand Economy, quell’economia dell’usato che in Italia vale 21 miliardi di euro, ovvero l’1,2% del PIL – commenta in una nota Melany Libraro, CEO di Subito.it Ogni volta che qualcuno di noi compra o vende usato compie un ‘piccolo gesto’ importante per il futuro di tutti, perché concorre a ridurre il nostro impatto ambientale, concretamente”.

Da un’analisi relativa ai dati su base regionale è emerso come la regione con la maggiore quantità di co2 risparmiata legata alla compravendita di beni usati sia la Campania con 709.279 tonnellate di CO2 ovvero il 15,8% del totale. A seguire troviamo la Lombardia con 654.540 tonnellate (14,6%) e al terzo il Lazio con 437.898 (9,8%).Tra le ultime posizioni troviamo a scalare  l’Emilia Romagna con 406.328 (9,1%) e il Veneto con 402.454 (9%).

E per provincia

A livello di province è ancora la Campania  a dare i migliori risultati con il primo posto di Napoli, che ha risparmiato 516.776 tonnellate di CO2. Seguono Roma con 345.856, Milano con 228.124, Torino con 213.419 e infine Bologna con 161.389.

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Risparmio per singolo oggetto

Il portale dedicato all calcolo di C02 di Subito.it “Secondhandeffect” ha inoltre effettuato una stima per singolo oggetto. In particolar modo sono stati presi in esame i beni più venduti sulla piattaforma valutandone l’impatto ambientale. “La compravendita di un’auto usata ad esempio – si legge in nota – permette di risparmiare 5,6 tonnellate di CO2, un computer portatile 270kg, un divano 250kg, un passeggino 220kg, uno smartphone 75kg, una sedia 72kg, una bici 69kg, un paio di jeans 33kg e una t-shirt 7,2kg”.

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