CostaEcopneus, una delle realtà che si occupa della gestione dei pneumatici fuori uso in Italia, ha portato a termine nell’arco di due mesi un’operazione nell’ambito della quale sono state rimosse 4390 tonnellate di PFU da un’area di Villa Literno a Caserta. L’iniziativa si inserisce nel quadro del “Protocollo per interventi di prelievo straordinario dei Pneumatici Fuori Uso abbandonati nel territorio delle Province di Napoli e Caserta”.

Qualche numero

Le attività di prelievo si sono concluse prima dell’estate e hanno coinvolto 2 aziende per la raccolta e il trasporto dei Pneumatici Fuori Uso e 4 aziende per le successive fasi di recupero e riciclo. E’ stato necessario effettuare 290 viaggi di automezzi per completare operazioni di svuotamento dei PFU nell’area.

Il protocollo

Il Protocollo è stato firmato nel 2013 dal Ministero dell’Ambiente, dall’Incaricato del Ministro dell’Interno per il contrasto del fenomeno dei roghi di rifiuti nella regione Campania, dalle Prefetture e Comuni di Napoli e Caserta e da Ecopneus.

Oltre 2000 ton di PFU rimossi

Nel corso degli anni sono state raccolte più di 2.000 tonnellate di PFU  in oltre 40 Comuni del territorio. A questi, come spiega una nota, “si aggiungono quelli prelevati – sempre da Ecopneus – in tre siti dove erano stati illegalmente stoccati ingenti quantitativi di PFU: il primo a Scisciano (NA), dove nel 2013 sono state prelevate e recuperate 8.484 tonnellate di PFU; il secondo in centro a Napoli (zona Gianturco) dove fino al 2016 ne giacevano 6.135 tonnellate, e quest’ultimo a Villa Literno (CE), il primo intervento di svuotamento realizzato nella Provincia di Caserta”.

Recupero PFU, trend in crescita

I dati del recupero degli pneumatici mostrano un trend in crescita ed è una notizia molto positiva, ma non ci basta – commenta in nota  il Ministro dell’Ambiente Sergio Costanoi vogliamo che tutto il sommerso dei rifiuti speciali emerga: per questo stiamo lavorando a un sistema che consenta la tracciabilità dello pneumatico. Sono così potremo essere sicuri di risalire a una responsabilità in caso di abbandono indiscriminato. Ne abbiamo necessità come sistema Italia non ci possiamo fermare, dobbiamo andare avanti. Il lavoro di Ecopneus e questi ingenti sequestri procedono certamente nella giusta direzione per la tutela dell’ambiente e della salute. Infatti prevenire è fondamentale ed è una delle priorità che stiamo sviluppando nella scrittura della legge Terre dei Fuochi dove si prescrive all’azienda che presenta dei rischi ambientali la sottoscrizione di una fidejussione, bancaria o assicurativa, a solvibilità certa e non come adesso, per tutelare il territorio su cui quell’azienda grava”.

Un efficace strumento di cooperazione

Con il Protocollo – afferma nella nota Gerlando Iorio, Incaricato del Ministro dell’Interno per il contrasto del fenomeno dei roghi di rifiuti nella regione Campania – abbiamo uno strumento di cooperazione che ha mostrato la sua efficacia grazie al coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti nel recupero di rifiuti abbandonati, rivelandosi un’apprezzata misura di sostegno ai Comuni, principali beneficiari dell’iniziativa”.

Arginare le conseguenze dell’abbandono di PFU

Grazie al Protocollo è possibile intervenire concretamente per arginare le conseguenze degli abbandoni di PFU sul territorio, fenomeno che si lega principalmente alle vendite in “nero” di pneumatici” sottolinea nella nota Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus –  “parallelamente prosegue regolarmente la nostra raccolta presso i circa 1.700 gommisti in tutta la Campania, dove raccogliamo 20.000 tonnellate di PFU ogni anno”.

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