L’Australia pensa a un futuro senza carbone

Carbone 1Il più grande produttore australiano di energia elettrica si è impegnato a chiudere le proprie centrali a carbone entro 35 anni. Il piano è parte di uno sforzo più ampio finalizzato a ridurre la dipendenza del paese dal combustibile fossile.

Secondo Bloomberg AGL Energy Ltd. espanderà ulteriormente le sue attività nelle energie rinnovabili, concentrandosi inizialmente su progetti più piccoli, è quanto ha detto Andy Vesey Chief Executive Officer durante un’intervista telefonica intanto che era nel New South Wales, in occasione dell’accensione di un impianto solare da 102 megawatt.

L’azienda con sede a Sydney sta pianificando l’abbandono del carbone dopo che i capi di oltre 40 aziende di livello mondiale come Ikea, Dow Chemical Co. e HSBC Holdings Plc si sono impegnati a spingere per un’economia a basse emissioni di carbonio e hanno invitato i leader mondiali a sigillare un accordo alla conferenza di Parigi di dicembre per limitare le emissioni dei combustibili fossili.

I piani di AGL sono una “forte presa di posizione,”  che potrebbe accellerare la chiusura al carbone prevista, ad oggi, al 2050, secondo quanto ha detto Tony Wood, direttore energia presso Grattan Institute di Melbourne.

Come prime mosse l’AGL fa sapere che non prolungherà la vita dei suoi impianti a carbone e non costruirà nuove centrali a carbone.

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Laureata in Scienze biologiche all’università degli Studi di Milano ha poi conseguito un master in gestione e recupero ambientale presso l’Università Bicocca di Milano. Dal 1999 lavora come giornalista e consulente di comunicazione specializzata nella diffusione di tematiche energetiche a target specifici e al grande pubblico.