Treno Pendolari I passeggeri che scelgono di utilizzare la rete ferroviaria in Lombardia hanno registrato un aumento passando da 559.000 a 735.000 nel corso di 10 anni. È uno dei dati emersi dal Rapporto Pendolaria realizzato da Legambiente, la fotografia della situazione del trasporto pubblico in Italia che traccia un quadro della mobilità nelle città e nelle regioni. Quest’anno, oltre al consueto focus sulla rete ferroviaria, viene analizzato anche il servizio locale di autobus e metropolitane.

A fronte di un numero di pendolari in crescita su tutto il territorio – spiega in una nota Legambiente – resta però ancora alta la preoccupazione per quanto riguarda l’età dei treni, in quanto i convogli in circolazione contano mediamente 17 anni di servizio, con il 41,3% di treni che hanno oltre 15 anni: un dato tra i peggiori d’Italia. In totale Regione e Trenord tra il 2001 e il 2018 hanno acquisito 196 treni, di cui 189 sono già in servizio, 2 arriveranno entro gennaio 2018 e 5 nel 2020. Il valore totale della flotta nuova supera i 1,65 miliardi di euro”. Con l’entrata in vigore dell’orario ferroviario invernale, si è registrato ancora una volta un aumento nell’offerta di treni ad alta velocità, come per esempio le 50 corse al giorno di Frecciarossa e le 25 di Italo da Milano a Roma. In particolare, l’offerta dei treni veloci in circolazione in 7 anni sono aumentati del 78,5%, con un treno ogni 10 minuti negli orari di punta. 

Milano in vetta per il numero degli utenti della metropolitana

Dati positivi sono poi quelli relativi ai passeggeri annui nelle città, sia in metropolitana sia in tram sia in autobus. Milano è prima per numero di utenti della metropolitana sfiorando i 482 milioni di passeggeri annui, più che in tutte le altre linee metro nelle altre città italiane, con quasi 1,4 milioni di passeggeri al giorno, in continua crescita. Nella classifica delle città a maggior utilizzo di trasporto pubblico figurano anche altre due realtà urbane lombarde: Brescia e Bergamo.Tabella5Il Rapporto – commenta in nota Barbara Meggetto, Presidente di Legambiente Lombardia – descrive una Lombardia a due velocità, in cui crescono le differenze tra chi ha accesso a servizi sempre più efficienti e competitivi che collegano Milano con le altre metropoli, e al contempo storie di persone nel resto della regione, costrette ad aspettare treni sempre più vecchi, lenti e soggetti a guasti, in stazioni che sono un monumento al degrado in un dedalo di barriere architettoniche per i disabili. Per non parlare poi di autolinee, dove siamo davvero all’anno zero. Ai candidati alle prossime elezioni regionali rivolgiamo un appello a fare della mobilità un punto centrale della propria proposta politica, considerando che i numeri parlano di un aumento costante degli utenti del servizio pubblico, e che ripensare il trasporto regionale in termini di intermodalità significa incidere anche sulla piaga dell’inquinamento dell’aria”.

Divario investimenti trasporto pubblico – autostrade incolmabile

Tra gli scenari mersi anche il fatto che, sebbene la Lombardia registri numeri positivi in tema di stanziamenti rivolti al trasporto pubblico, “il divario con gli investimenti per la costruzione di strade e autostrade resta incolmabile”.

Tabella4L’offerta di autostrade – spiega Legambiente – inclusi i numerosi nuovi tratti in fase di realizzazione o in progetto, rimane preponderante, come in parallelo il tasso di motorizzazione che nella Provincia di Milano è oltre le 582 automobili per 1.000 abitanti, mentre per fare un paragone, a Londra è di 328 e in Catalogna è di circa 480. Per non parlare del TPL su gomma, che ha visto un taglio di risorse tra il 2008 e il 2012 di circa il 20% con il risultato di aver ridotto anche l’offerta di servizi: difficoltà di viaggiare la sera e nel fine settimana con grave disagio per tutti coloro che non si possono permettere altro mezzo di trasporto”.

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