Tuna Water2Il Governo del Senegal, l’Asociación Atuneros Cañeros DAKAR TUNA, il Ministero della Pesca e degli Affari marittimi, Princes Limited, SENEMER Fishing Industries SA, Thai Union Europe, TUNASEN SA e WWF-UK hanno chiuso il 2017 sottoscrivendo un memorandum dintesa finalizzato al lancio di un FIP (Fishery Improvement Project) sulla pesca del tonno a canna (Pole and Line) in Senegal.

Lo scopo di questo accordo (firmato il 6 dicembre) è di allinearsi agli standard richiesti dal Marine Stewardship Council (MSC), che valuta se un’attività di pesca è ben gestita e sostenibile.

L’MSC Fisheries standard si basa sul Codice di Condotta per una Pesca Responsabile dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO – Food and Agriculture Organization), il quale fornisce le principali linee guida per una pesca sostenibile, riducendo al minimo l’impatto ambientale e assicurando una gestione efficace.

Le aree su cui opererà il Fishery Improvement Project

Il progetto regolerà la pesca con metodo a canna (Pole and Line) di skipjack (tonnetto striato), yellowfin (tonno pinne gialle), bigeye (tonno obeso) e degli stock di esche utilizzate per la pesca a canna.

Fishery Improvement Project avrà come temi chiave l’attenzione a: stock ittici salutari, un ridotto impatto sull’ecosistema e una efficace gestione della pesca assicurando che vengano rispettate le procedure migliori.

Perchè uno dei maggiori produttori mondiali di tonno decide di entrare nel FIP

Thai Union è considerata il più grande produttore mondiale di prodotti in conserva a base di pesca sostenibile in Senagaltonno, con vendite annuali superiori a 125 miliardi di THB (3,7 miliardi di dollari) e una forza lavoro globale di oltre 46.000 persone.

Il portafoglio globale della società include marchi internazionali leader come Chicken of the Sea, John West, Petit Navire, Parmentier, Mareblu, King Oscar, Rügen Fisch e marchi leader tailandesi tra cui SEALECT, Fisho, Bellotta e Marvo. Nel 2014 è entrata nel Dow Jones Sustainability Indices Emerging Markets (DJSI), rimanendoci nei 4 anni seguenti; inoltre stata inserita nel FTSE4Good Emerging Index. Chiediamo a Matteo Scarpis, Direttore Generale Mareblu, perché è necessario un nuovo Fishery Improvement Project sulla pesca del tonno a canna (Pole and Line), non era abbastanza efficace e efficiente quello esistente?

Investire nella sostenibilità è essenziale per il futuro delle conserve ittiche. A dicembre 2016, in linea con SeaChange®, la strategia di sostenibilità di Thai Union, abbiamo assunto un impegno globale per reperire il 100 % del tonno di marca proveniente da pescherecci certificati Marine Stewardship Council (MSC) o impegnati in progetti di miglioramento della pesca (FIPs) al fine di ottenere la certificazione MSC. Nell’ambito dell’impegno, Thai Union sta investendo 90 milioni di dollari in iniziative, tra cui 11 nuove FIP, che aumenteranno l’approvvigionamento di tonno sostenibile.

Nel protocollo FIP si pone l’accento sulla riduzione dell’impatto nell’ecosistema. Quali saranno i punti cardine di questa politica? La sostenibilità ambientale e l’inquinamento verranno presi in considerazione?

Per lo sviluppo sostenibile è incredibilmente vitale che più pescherecci soddisfino gli standard MSC per la certificazione. I FIP sono una componente importante di questo concetto, in quanto sono essenzialmente attività di conservazione marina in cui più parti interessate, lavorano per affrontare le sfide ambientali della pesca. I diversi attori sviluppano un piano per affrontare le varie sfide che hanno davanti e collaborano per attuarlo. Ad esempio includendo cambiamenti nella politica della pesca, attuando delle norme sul controllo del pescato o modificando le pratiche di pesca. La gestione dell’ecosistema è quindi un principio fondamentale della certificazione MSC.

E’ stato effettuato un calcolo dell’impatto del ciclo di vita completo dell’attività? Oltre al depauperamento dei mari, ad esempio una valutazione sull’impatto della logistica.

Abbiamo completato una fase preliminare di valutazione del processo MSC relativa alla sostenibilità dei pescherecci. Thai Union, membro fondatore e attivo della International Seafood Sustainability Foundation, si pone obiettivi a lungo termine per la conservazione e la pratica sostenibile della pesca del tonno a livello mondiale, attraverso attività basate sull’evidenza scientifica, la collaborazione e il patrocinio delle iniziative.

State valutando di lanciare nuovi FIP?

Nell’ambito del suo impegno, Thai Union sta investendo 90 milioni di dollari in iniziative, tra cui 11 nuovi FIP, per aumentare l’approvvigionamento di tonno sostenibile. Vi incoraggio a consultare il nostro piano d’azione relativamente ai FIP, che evidenzia quelli che intendiamo lanciare in futuro, tra cui l’Oceano Pacifico Occidentale, la Thailandia, il Vietnam e l’Indonesia. Il piano d’azione FIP può essere visualizzata sul nostro sito Web SeaChange®.

Ci sono best pratices di successo sull’efficacia delle misure considerate dai protocolli?

Come già accennato, nel 2016 Thai Union si è impegnata a rifornirsi per il 100% del tonno di marca da attività di pesca che siano certificate dal Marine Stewardship Council o impegnate in FIP volti ad ottenere la certificazione MSC. Il gruppo segue poi il protocollo WWF per i FIP, il cui scopo è ottenere la certificazione MSC.

Le attività di pesca ben gestite che garantiscono la sostenibilità a lungo termine degli stock ittici e mantengono sani gli ecosistemi possono essere certificate in conformità allo standard MSC e i loro prodotti sono venduti con l’eco-marchio di qualità MSC. Questo standard è stato sviluppato in collaborazione con scienziati ed esperti marini. Riflette le più aggiornate evidenze scientifiche e le migliori pratiche di gestione ampiamente adottate dalle principali organizzazioni mondiali di gestione della pesca.

Più di 300 pescherecci a livello globale sono certificati secondo questi standard, rappresentando quasi il 10% del totale pesce pescato. Sebbene il programma MSC continui a crescere, incrementare ulteriormente l’accessibilità alla certificazione ad un numero sempre maggiore di pescherecci è fondamentale.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.