Just eat, l’app per ordinare online pranzo e cena a domicilio in tutta Italia e nel mondo, avvia anche a Roma l’iniziativa di food delivery solidaleRistorante Solidale”.

L’attività nasce a un anno dall’attivazione avvenuta a Milano e  poi a Torino, con il Patrocinio di Roma Capitale insieme a Pony Zero e Caritas Roma e la adesione dei primi 14 Ristoranti Partner nel territorio.

In questo modo il surplus di cibo saranno consegnati, a comunità e case di accoglienza selezionate da Caritas di Roma insieme a Just Eat.

Un modello di business che vuole guardare all’ambiente e alla società con un approccio proattivo in grado di creare valore e ottimizzare le risorse coinvolte. Lo descrive così Daniele Contini, Country Manager di Just Eat in Italia che, nel corso della conferenza stampa di lancio dell’attività su Roma, evidenzia anche una politica attenta agli imballaggi e al recupero degli stessi.

Nella video intervista la sostenibilità secondo Just Eat IT

Come la legge “antisprechi” ha lanciato l’economia circolare nella ristorazione

L’Onorevole Maria Chiara Gadda proponente Legge 166/2016 c.d. “antisprechi”, presente alla conferenza stampa di lancio dell’iniziativa, sottolinea come la “semplificazione” sia stata la chiave fondamentale per rilanciare e aumentare il valore di una azione importante per la società e l’ambiente come quella del recupero di alimenti. Un flusso che il più delle volte si è dimostrato elemento di ottimizzazione per la redditività delle stese aziende.

Un principio che potrebbe essere in grado di scardinare anche situazioni più complesse legate all’economia circolare come l’utilizzo di materie prime seconde? 

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.