Credito di imposta per uso di materiale di recupero, i primi beneficiari

406 ottengono il rimborso. Gava assicura che l'intento è allargare la misura anche ad altri prodotti

406 imprese hanno ottenuto il rimborso del credito d’imposta di una parte della spesa annua sostenuta per l’acquisto di prodotti finiti realizzati con materiale di recupero.

Sono stati pubblicati i dati del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica i cui sono indicati i primi operatori economici ammessi all’agevolazione del bando “Credito d’imposta – materiale di recupero”.

Green Camp 2022 Cavriate
foto Pixabay

Il beneficio è rivolto a imprese che hanno acquistato prodotti finiti realizzati con materiali provenienti da raccolta differenziata degli imballaggi: in plastica, primari e secondari biodegradabili e compostabili in carta, cartone e legno, primari e secondari derivati dalla raccolta della carta o dell’alluminio.

Il viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia Gava inoltre assicura che l’intento è allargare la misura “all’utilizzo nei processi produttivi di materiali riciclati provenienti da tutte le filiere, inclusi gli inerti, per i quali stiamo individuando nuovi utilizzi e destinazioni d’uso attraverso i decreti End of Waste”.

Qual è il credito di imposta ottenuto con il bando “Credito d’imposta – materiale di recupero”

La misura ha una dotazione complessiva di 12 milioni di euro.

Le aziende beneficiarie otterranno un credito d’imposta pari al 36% della spesa annua sostenuta per l’acquisto di questi prodotti e materiali. Il tutto fino a un importo massimo di 20.000 euro per ciascuna annualità.

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