Semplice, sostenibile, attenta alla socializzazione e promotrice della riqualificazione urbana. Il Ministero dell’Istruzione ha le idee chiare su come dovrà essere la scuola del futuro: oltre a montare pannelli fotovoltaici, ad essere costruita con materiali eco-compatibili in grado di rigenerarsi e ad essere dipinta con vernici atossiche (compatibili con la normativa HACCP per ambienti salubri), offrirà ai propri studenti la possibilità di coltivare verdure e allevare animali negli orti sul tetto.
Entro il mese di dicembre, il Ministero lancerà, come pilastro della Riforma della Scuola appena varata, un concorso di idee per la costruzione di 40 nuovi edifici scolastici.
Alcuni edifici scolastici stanno già percorrendo questa via: la Scuola Statale Bartolomeo Sestini di Agliana a Pistoia ha montato una copertura ad erbacee perenni a bassa manutenzione che contribuisce al risparmio energetico dell’edificio (vedi Foto1); la English International School di Padovache dispone di un giardino didattico di 800 mq realizzato con sistema verde pensile intensivo in cui è costruita un’aula di musica interamente in vetro (vedi Foto2). Fil rouge i tetti verdi Made in Italy: entrambe queste soluzioni sono state realizzate da Harpo, azienda triestina attiva nel green building, che sottolinea come “oltre ad essere veicolo di risparmio energetico e avere indubbi benefici ambientali, diventa parte integrante di un modello educativo che riscopre il valore della natura e del rispetto per l’ambiente”, così Maurizio Crasso, Direttore divisione verdepensile dell’azienda.
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