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Parte a Genova il progetto “Riciclala…e aiuti il tuo mare” per sostenere un miglioramento della raccolta differenziata in città. La presentazione è avvenuta oggi presso l’Acquario del capoluogo ligure, che aderisce all’iniziativa promossa da COREPLA, Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, AMIU (Azienda Multiservizi e d’Igiene Urbana) e Comune di Genova.

Incontri in aula ma anche attività “sul campo”

Il progetto prevede un percorso didattico per 18 classi delle scuole elementari e medie appartenenti ai 9 Municipi cittadini, nei mesi di aprile e maggio. Saranno tenuti degli incontri in aula, dove verranno distribuiti kit sulla raccolta e il riciclo della plastica basati su attività interattive e di gioco.
Gli studenti saranno inoltre coinvolti nella pulizia di alcuni tratti delle spiagge pubbliche della città, in modo da stimolare la coscienza ecologica e riflettere su soluzioni concrete al problema dei rifiuti abbandonati.
Per fare un salto di qualità e raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata a fine anno – spiega Tiziana Merlino, direttore di AMIUabbiamo messo in campo un’intensa attività di coinvolgimento e di comunicazione rivolta ai cittadini, ai ragazzi delle scuole e alle loro famiglie. Perché se è vero che produciamo un sacco di rifiuti che vanno gestiti è anche vero che ridurli e separarli è facile e possibile. Sul piano operativo il programma prevede una migliore sistemazione dei cassonetti a favore di quelli della differenziata in tutta la città. Questo realizzato con COREPLA, è uno dei progetti che stanno accompagnando i cittadini in un percorso di sempre maggiore sensibilità ambientale: gli imballaggi vanno riciclati, non demonizzati”.
Oggi, conclude Merlino, “è la giornata nazionale del Mare, un’occasione importante per ricordare che separando correttamente le diverse plastiche si evita di sprecare risorse e inquinare le acque”.

Creare una filiera di riciclo per la plastica

Il progetto non vuole limitarsi all’aspetto della differenziata. L’idea dei partner, infatti, è di creare una filiera composta dalle fasi di prevenzione, riciclo, recupero della materia e infine di smaltimento del rifiuto residuale. In due parole, economia circolare.
La plastica, rimarca Massimo di Molfetta, Responsabile delle relazioni col territorio di COREPLA, “arriva in mare per una mancata gestione a terra. Il 90% di questo materiale giunge nei mari da 10 fiumi, di cui nessuno è europeo”. In Italia, continua di Molfetta, “nello scorso anno l’83% degli imballaggi in plastica è stato recuperato e quanto non recuperato purtroppo è finito in discarica. La plastica recuperata diventa nuova materia prima per la produzione di manufatti, salvaguardando risorse fossili e incrementando l’occupazione: l’economia circolare si innesca così”.

Altra novità consisterà in una struttura itinerante, chiamata “Casa COREPLA”, che in occasione della sedicesima edizione del Festival della Scienza, dal 25 ottobre al 4 novembre, diffonderà la conoscenza tra alunni e famiglie del ciclo completo degli imballaggi in plastica, dalla loro progettazione alla seconda vita sotto forma di oggetti riciclati.

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