La popolazione cresce con l’energia: lo studio

Mondomani2

Secondo diverse stime la popolazione della Terra nel 2100 potrebbe assestarsi tra i 9 e 13 miliardi di persone. Ma quale sarà il livello di produzione e consumo di energia a quella data? E, soprattutto, ci sarà una proporzionalità, una relazione diretta, nell’evoluzione dei due valori?

A indagare questa prospettiva è lo studio sul rapporto tra la crescita della popolazione e l’uso di energia condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università del Nebraska. In particolare, gli autori hanno comparato i dati di UK, USA e Svezia relativi a differenti secoli (450 anni), confermando in primis come ogni generazione abbia prodotto più energia di quella precedente, con un sorpasso netto del consumo rispetto al valore di aumento della popolazione negli ultimi cento anni.

Jhon DeLong e Oskar Burger, coautori della ricerca, hanno inoltre individuato nella storia dei momenti “anticiclici” rispetto all’evoluzione del rapporto tra aumento della popolazione e uso dell’energia. Tra queste fasi di passaggio anche la Rivoluzione industriale, la prima e la seconda Guerra mondiale, le crisi petrolifere degli anni 1970.

I ricercatori vogliono sottolineare come questa progressione, analizzata statisticamente, abbia degli effetti ambientali sul nostro Pianeta. Negli ultimi 50 anni, mentre la popolazione è esplosa, il rapporto con gli usi di energia ha mostrato una tendenza verso il valore 1:1, il che potrebbe significare che la crescita esponenziale della popolazione della Terra si stia ridimensionando e, in futuro, potrebbe essere più lineare e meno esponenziale.

 

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