L’Abruzzo punta sul “network” del biometano

RNetworkprofessionaleealizzare in Abruzzo quattro impianti per la produzione e la distribuzione del biometano alimentati a filiera corta, che offrano contestualmente la vendita di prodotti delle piccole aziende locali (anch’essi a km 0) in un’area commerciale definita “bio-oasi”. È l’idea che la società Crea ha presentato la scorsa settimana agli assessori regionali Lolli, Mazzocca e Pepe, con l’intento di portare sul territorio investimenti per 28 milioni di euro e circa 800 posti di lavoro.

I primi quattro impianti saranno collocati a Chieti, l’Aquila, Teramo e Pescara. La materia prima per la produzione del biometano sarà garantita da sottoprodotti derivanti dall’agricoltura, dall’allevamento, dall’agroalimentare e soprattutto dall’industria ittica.

È un progetto al quale abbiamo dato finora la massima attenzione – hanno commentato gli assessori regionaliperché si tratta di un progetto che in maniera mirabile coniuga le esigenze produttive con quelle dell’ambiente e della green economy. Di fronte a un’iniziativa imprenditoriale di questa portata si ha la netta sensazione che sul territorio verrà portato qualcosa di veramente innovativo in grado di generare occupazione“.

L’Abruzzo, nelle intenzioni degli ideatori, dovrebbe essere solo il primo passaggio regionale: l’idea è di creare un network di imprese per la produzione e distribuzione del biometano.

Print Friendly, PDF & Email

Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Un team di professionisti curioso e attento alle mutazioni economiche e sociali portate dalla sfida climatica.