La trasformazione del mondo della mobilità sembra inarrestabile: dalle soluzioni per il parcheggio intelligente a quelle per la comunicazione M2M arrivando alla sharing economy. Con le vetture senza conducente, però, è possibile compiere un ulteriore salto di qualità: si pensi all’impatto sul settore assicurativo e alla possibilità di convergenza e integrazione tra il comparto della logistica delle persone e quello dei trasporti.
“Pensate ad un modello in cui DHL o UPS consegnano pacchi piccoli e grandi utilizzando una combinazione di veicoli di proprietà, flotta commerciale e flotta di car sharing – ha infatti sottolineato Sarwant Singh, Senior Partner di Frost & Sullivan -. È inutile dire che ciò renderebbe possibile una circolazione stradale più scorrevole che può spostare persone e merci, aumentando l’utilizzo dei posti a sedere e anche dello spazio disponibile nei bagagliai”.
Sicuramente i nuovi modelli di business soppianteranno quelli più tradizionali a favore di scelte sostenibili che prenderanno in considerazione il cambiamento trasversale vissuto dal mondo della mobilità: da un lato i veicoli favoriranno l’annullamento quasi totale degli incidenti, mentre evidenzieranno una nuova serie di rischi finora estranea agli assicuratori.
Attualmente, infatti, le assicurazioni dei veicoli sono pensate sulla base del conducente, tenendo conto delle caratteristiche del veicolo e della presenza di traffico; ma in futuro, l’autista diventerà un passeggero e si registrerà una riduzione notevole del premio assicurativo.
Di automobili senza conducente si parlerà anche al GIL 2015, il secondo appuntamento di Frost & Sullivan dedicato all’industria che si svolgerà il prossimo 23 ottobre a Montecarlo.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
