L’introduzione del libretto di impianto per tutti i dispositivi termici, condizionatori compresi, non comporterà nessuna tassa per i cittadini.
A chiarirlo è Assoclima, Associazione Costruttori Sistemi di Climatizzazione, che, confutando le ultime notizie diffuse, spiega come chi possiede un condizionatore dovrà dotarsi del libretto di impianto, compilabile autonomamente o da un tecnico in occasione della manutenzione periodica del dispositivo, pagando unicamente il costo della valutazione. La spesa servirà a garantire risparmi futuri: grazie all’intervento periodico del tecnico la prestazione del condizionatore sarà ottimizzata.
Il nuovo provvedimento, che deriva dal recepimento della direttiva europea sulla prestazione energetica degli edifici per il contenimento dei consumi, vuole garantire elevati livelli di efficienza nel corso dell’intero ciclo di vita del prodotto.
Solo per chi sfrutta un dispositivo con potenzia frigorifera superiore ai 12 kW (abitualmente uffici, industrie o negozi) vigerà l’obbligo di richiedere la verifica tecnica dell’efficienza e delle prestazioni dell’impianto e, una volta ricevuto il rapporto di efficienza energetica, inviarlo al catasto regionale di competenza secondo i termini previsti dal decreto.
“Le aziende che operano in Italia nel settore della climatizzazione sono leader a livello mondiale mentre in Italia fanno molta fatica a competere in un mercato dove ancora vincono tecnologie obsolete e prodotti di scarsa qualità – ha commentato Alessandro Riello, Presidente di Assoclima. Questa eccellenza industriale italiana, che occupa oltre 7mila persone e crea valore sul territorio nazionale, merita ben altra attenzione da parte della politica”.
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