Parcook E1539785685341Nei parchi pubblici italiani è stata riscontrata una media nazionale di 3 rifiuti per ogni metro quadro monitorato. E’ il dato emerso dalla prima indagine dedicata alla presenza dei rifiuti nei parchi urbani del nostro Paese realizzata da Legambiente, nell’ambito della campagna Puliamo il Mondo, in 71 parchi pubblici di 19 regioni italiane. Dalla ricerca, intitolata Park Litter 2018, si evince come la quantità di rifiuti superi quota 23 mila, pari a un totale di 7400 metri quadri, pari a quasi 6 piscine olimpioniche.

Mozziconi di sigaretta, i rifiuti più diffusi

Ad aggiudicarsi il primo posto tra le tipologie di rifiuti più diffuse, ci sono i mozziconi di sigaretta che che rappresentano il 37% del totale dei rifiuti raccolti (8.741 su 23.096 totali).  A seguire troviamo invece frammenti di carta (1.980, il 9%), tappi di bottiglie/linguette di lattine in metallo (1.576, il 7%) e frammenti di plastica (1.490, il 6%). In particolare il maggior numero di mozziconi di sigaretta è stato rilevato nei 100 metri quadri monitorati nel Parco di Monte Catalfano di Bagheria (oltre 1000 mozziconi). Oltre 600 cicche sono state invece rinvenute nelle aree di Parco di Viale Donatori del Sangue, Pescarenico (Lecco), San Rossore a Pisa, Parco di Via dell’Istria a Monfalcone (Go).

Plastica, nei lidi rappresenta l’80% dei rifiuti

Per quanto riguarda la plastica, invece, nei lidi il dato di diffusione è pari all’80%, nei parchi invece la percentuale tocca il 65,8% (15.207 rifiuti di materiale in plastica, per lo più usa e getta di plastica), a seguire per il 16,7% rifiuti di carta (3.861) e per il 10% di metallo (2.301). 

Un appello per contrastare l’inquinamento da plastica

Con questa indagine – spiega Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – vogliamo porre l’attenzione anche sui parchi urbani, luoghi da sempre frequentati da famiglie, cittadini, giovani e anziani dove spesso si trovano molti rifiuti. Facendo tesoro dell’esperienza maturata in questi anni attraverso l’indagine beach litter sulle spiagge italiane, abbiamo deciso di monitorare anche i rifiuti che si trovano nelle aree verdi e il quadro che emerge conferma quanto immaginavamo: plastica e prodotti usa e getta di plastica sono presenti non solo su molti lidi della Penisola, ma anche all’interno dei parchi cittadini. Per questo lanciamo un appello all’Italia affinché si impegni sempre di più per contrastare l’inquinamento da plastica mettendo, per altro, al bando anche le stoviglie monouso, che se non riciclate in modo corretto, finiscono per inquinare mare, oceani, spiagge e parchi. Inoltre è importante che vengano coinvolte le amministrazioni locali per sensibilizzare, attraverso campagne di educazione ambientale, i cittadini sul tema della corretta raccolta differenziata e allo stesso tempo è necessario che i comuni facciano le multe ai trasgressori e ai cittadini maleducati che, incuranti di leggi e divieti, continuano a scambiare l’ambiente per una discarica”.

Collocazione dei rifiuti

I rifiuti rinvenuti da Legambiente si trovavano principalmente sotto le panchine. Altre zone con la maggiore concentrazione sono i cestini, trovati spesso strabordanti, e i cespugli (in questo caso ciò era dovuto al vento che sposta i rifiuti più leggeri).

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