Tecnologia Enea a servizio dell’arte. Dall’atomo alla Cappella Sistina

sistinaDalla fusione nucleare alla Cappella Sistina, la tecnologia targata Enea si mette a servizio dei beni culturali. L’occasione è stato l’accordo di collaborazione tecnico-scientifica firmato la scorsa settimana dal commissario Enea, Giovanni Lelli, e il direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci. “Dall’incontro di queste due eccellenze non si possono che attendere risultati esemplari” ha detto Paolucci riferendosi allo sviluppo congiunto di tecnologie avanzate per la tutela dei beni culturali e in particolare per il patrimonio storico, artistico, architettonico e ambientale. Una collaborazione che, se apparentemente non ha nulla a che vedere con l’energia, affonda le sue radici nell’esperienza maturata dall’Agenzia e dai suoi ricercatori in quello che è, da sempre, la sua principale vocazione di ricerca: dalle tecnologie laser sviluppate per controllare lo stato delle strutture all’interno dei reattori nucleari – spiega un video realizzato dall’Enea – sono derivate applicazioni importantissime per lo studio e la fruizione delle opere d’arte. Tra queste, il brevetto del Radar Topologico a Immagine che consente di rilevare a distanza le caratteristiche morfologiche e di colore di un’opera d’arte, la stessa tecnologia impiegata per la realizzazione dell’Ivvs (In Vessel Viewing System) del reattore sperimentale a fusione nucleare Iter. E’ con il Radar Topologico ad Immagine a Colori (IItcr) che Enea ha riprodotto la Cappella Carafa di Filippino Lippi, dipinta verso la fine del 1400, che si trova nella Chiesa di Santa Maria Sopra Minerva a Roma. Stesso discorso per gli isolatori sisimici e il sistema di early warning messi a punto dall’Enea e che oggi contribuiscono alla preservazione di opere quali il David di Michelangelo o i Bronzi di Riace. Nell’accordo con i Musei Vaticani trovano spazio anche l’efficienza e lo sviluppo eco-sostenibile, che saranno oggetto di mirate attività di studio e analisi energetico-ambientali, come ci ha spiegato Ulderico Santamaria, dirigente del laboratorio di Diagnostica per la Conservazione e il Restauro dei Musei Vaticani. “Si tratta di un’attenzione, necessaria in questo settore, per il pubblico che visita le opere ed estesa anche all’ambiente. Fino a pochi anni fa, venivano impiegati solventi di derivazione industriale, la cui composizione spesso non era nota, altamente dannosi per l’ambiente sia nella fase di utilizzo che di produzione. Queste sostanze venivano inalate dagli operatori e dai visitatori ma soprattutto venivano smaltite attraverso il circuito dei reflui con un grande rischio per l’inquinamento del sistema idrico. Oggi usiamo prodotti derivati da sostanze vegetali (anche alghe) o animali, principalmente bioalcoli, frutto di una selezione attenta e mirata. Si tratta di un passo avanti importantissimo, per rendersene conto basta pensare che le sostanze applicate 10-20 anni fa vengono tutt’oggi esalate dalle opere d’arte e respirate dai visitatori”. Non è escluso, tra l’altro, che dalla collaborazione tra i Musei e l’Agenzia possano nascere nuove soluzioni e brevetti congiunti creando ulteriore valore per l’industria italiana. L’economia nazionale, intanto, potrebbe trarre giovamento dallo sfruttamento “intelligente” delle risorse storiche che esistono sul territorio italiano: “In un momento di forte crisi come quello che stiamo vivendo – ha commentato il commissario Lelli – ogni ente e istituto di ricerca avrebbe il dovere di dedicare una certa percenutale, possibilmente a due cifre, del proprio temo e del proprio budget per fornire strumenti utili al patrimonio culturale del Paese. Si tratta di un’attenzione da cui potrebbero derivare nuovi posti di lavoro ma servono investimenti per ‘fare lavoro’ e produrre economia”. L’accordo rappresenta un interessante esempio di trasferimento tecnologico non solo da un ente a un altro ma anche, e soprattutto, tra diversi settori. Dall’energia alla cultura, la tecnologia al servizio di uno dei patrimoni storici e artistici più preziosi del mondo.  

http://youtu.be/qiOil3BmBb4

http://youtu.be/QQPpeHkZIAo

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Giornalista specializzata nel settore energia, attualmente all'ARERA