Quartiere Adriano
Immagine da Wikipedia

Realizzazione di opere di riqualificazione urbana e sicurezza, studio sull’assetto idrogeologico dell’area finalizzato alla resilienza (per cui l’Amministrazione meneghina impiegherà ulteriori 300mila euro), necessario alla pianificazione urbanistica del quartiere in relazione alla prossimità del fiume Lambro e ai relativi possibili fenomeni alluvionali. Saranno queste le azioni in cui saranno impiegati i 18 milioni di euro del finanziamento destinato al quartiere Adriano di Milano, nella periferia nord di Milano. Fondi legati alla Convenzione stipulata il 18 dicembre tra il Comune di Milano e il Consiglio dei Ministri.

Quella che si prospetta è un’occasione più unica che rara – commenta in una nota Barbara Meggetto presidente di Legambiente LombardiaCi sono i fondi, c’è un tessuto associativo forte che da anni si impegna per creare un quartiere vivo e dinamico e ci sono progettazioni sociali e ambientali già in atto. Pensiamo che nel quartiere Adriano ci siano tutti gli elementi per praticare forme di rigenerazione urbana realmente integrate, capaci di tenere insieme più piani d’intervento: dalla tutela dell’ambiente fluviale al coinvolgimento dei cittadini, dalla messa in sicurezza al recupero di nuove aree verdi”.

Fiume Lambro, la proposta di Legambiente

Secondo Legambiente, in particolare, per quanto riguarda il fiume Lambro, è necessario andare oltre l’elaborazione di un classico “studio di assetto idrogeologico”, e puntare a riconsegnare al fiume un ruolo centrale nel quartiere e nella città. L’associazione  chiede all’amministrazione di valutare quanto emerso nello Studio di Fattibilità del progetto “Re Lambro – Il fiume nuova infrastruttura ecologica della metropoli milanese”, di cui anche il Comune è partner, che propone un metodo concreto d’integrazione e ricomposizione di situazioni e luoghi, in cui ogni azione è una tessera di un mosaico che contribuisce a un disegno complessivo e il cui protagonista è il fiume.

Mettere insieme città natura ed ecologia

“Lo sforzo del progetto Re Lambro è mettere assieme città natura ed ecologia – sottolinea in nota  Elisabetta Parravicini, presidente di ERSAF – e queste sono occasioni importanti per fare capire che cos’è una città intelligente: una città intelligente non può essere altro che una città verde”.

Il progetto – spiega Legambiente in nota- è attualmente in realizzazione alle porte del Parco Lambro, grazie a un cofinanziamento di Fondazione Cariplo, è capitanato da ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) e Comune di Milano, in collaborazione con Parco Locale di Interesse Sovracomunale della Media Valle Lambro, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) del Politecnico di Milano e Legambiente Lombardia.

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