È stato realizzato a Ponticelli (NA) il nuovo nucleo residenziale di edilizia popolare attento al risparmio energetico. Questo nuovo complesso abitativo, composto di 158 alloggi e definito “Una importante opera di “rammendo”, è stato completato dall’Istituto Autonomo Case Popolari di Napoli grazie ad un progetto in programma dal lontano 2002 e avviato con lo stanziamento di fondi necessari, solo nel 2010.
Sorto in via Meis, il nuovo nucleo di alloggi “è stato progettato con attenzione alla qualità globale del complesso: gradevoli gli affacci su aree verdi, ampi gli spazi delle unità abitative, con una razionale suddivisione tra zone giorno e notte e la presenza di doppi servizi. Grande attenzione anche all’efficienza energetica degli edifici con l’adozione di strutture opache efficacemente isolate. Per i circa 25.000 metri quadrati di facciate è stata adottata la tecnica dell’isolamento a cappotto applicato direttamente alle murature in laterizio che compongono le pareti perimetrali”. Ma vediamo nel particolare quali sono i vantaggi che porta questa nuova tecnica di applicazione:
– dimensionare correttamente lo spessore del materiale isolante in assenza di vincoli determinati dalla necessità di limitare la riduzione dei volumi abitativi tipici degli isolamenti applicati dall’interno,
– migliorare il comfort abitativo sia in estate che in inverno; la massa delle strutture, concentrata verso il lato interno, offre i maggiori benefici di inerzia termica e le pareti si raffreddano e si riscaldano più lentamente,
– eliminare le dispersioni determinate dai ponti termici in corrispondenza di pilastri e solai,
– evitare i fenomeni di muffe e condense all’interno degli ambienti,
– proteggere le strutture dell’edificio dagli sbalzi termici garantendone una maggiore durata,
– adottare tipologie di pareti a muratura singola economicamente molto vantaggiose rispetto a soluzioni in doppia muratura con isolamento posto in intercapedine,
– riduzione degli spessori di materiale isolante necessario ad ottenere le prestazioni prefissate e conseguente riduzione dei tempi e degli oneri relativi alla movimentazione in cantiere e alla messa in opera,
– limitazione del peso dell’intero sistema grazie alla massa contenuta dei pannelli in schiuma poliuretanica (35 kg/m3),
– minore incidenza del costo degli accessori necessari al montaggio e alla finitura del sistema (tasselli più corti, profili di contenimento di minore spessore, soglie e davanzali delle aperture meno profondi,
– stabilità nel tempo delle prestazioni di isolamento termico, stabilità dimensionale e resistenza meccanica,
– maggiore resistenza alle alte temperature determinate dall’irraggiamento,
– ottime prestazioni di reazione al fuoco del sistema (ottenibile l’Euroclasse B s1 d0),
– limitato impatto ambientale grazie alla riduzione dei volumi e dei pesi dei materiali coinvolti e alla limitazione degli impatti determinati dai trasporti.
L’opera, completata in “un‘area difficile“ – come spesso lo sono quelli dei comuni che formano la cintura suburbana delle grandi città -, oltre a limitare l’impatto ambientale, grazie alla sua efficienza e al modo in cui è stata realizzata, rappresenterà anche una boccata d’ossigeno in un territorio dove, “i senza tetto censiti sono più di 1500 e oltre 17.000 persone hanno partecipato al bando indetto nel 2011 per l’assegnazione di alloggi popolari”.
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