Integrazione tra territorio, industria e turismo

OmcaperturaDall’OMC di Ravenna le linee strategiche per il futuro dell’energia

“Il petrolio può avere un ruolo decisivo nello spingere l’integrazione tra i settori industriale, agricolo e turistico. Ravenna ha investito sulla qualità del capitale umano e sullo sviluppo di nuove attività attorno a quelle di estrazione ed è diventata un modello da seguire proprio per aver trovato la giusta congiuntura”.

Natalino Gigante, Presidente Camera di Commercio di Ravenna, introduce così la sessione plenaria di apertura dell’Offshore Mediterranean Conference, evento biennale dedicato all’oil & gas, in corso a Ravenna.

Punto di riferimento internazionale per la produzione energetica, la città diventa la pista di lancio delle linee guida per il futuro energetico internazionale: “In pochi mesi le incertezze geopolitiche hanno sottolineato l’urgenza di rispondere ai problemi legati all’approvvigionamento energetico e alla sicurezza internazionale – ha dichiarato Giuseppe Tannoia, Presidente Assomineraria -. L’Europa, che importa la maggior parte dell’energia consumata, ha la necessità di incrementare i livelli di produttività e di puntare sulla diversificazione dell’approvvigionamento. Il Continente possiede un grande potenziale, il problema restano le infrastrutture”.

E per accrescere l’autosufficienza del Continente, come dell’Italia, il Presidente sottolinea l’importanza di creare un “nuovo corridoio energetico tra Europa e Africa” anche perché “disponiamo di grandi risorse che sono combinate a notevoli competenze”.

Un know how che, come evidenziato da Simona Vicari, Ministero dello Sviluppo economico, ha anche garantito “un più alto livello di sicurezza per coloro che lavorano sugli impianti e per chi abita nelle aree vicine”. Riuscire a promuovere l’incolumità cittadina è, difatti, un fattore fondamentale per promuovere la giusta integrazione tra industria e territorio: “È in dirittura d’arrivo il recepimento della direttiva europea 30/2013 per la sicurezza dell’offshore con regole ancora più stringenti rispetto a quanto chiesto dall’UE. Attraverso la normativa il Paese vuole promuovere la condivisione delle regole comuni per l’offshore”. E sugli impegni dell’Italia prosegue: “Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha garantito un forte sostegno al comparto energetico dando particolare attenzione al settore degli idrocarburi e quello delle infrastrutture che avvicinano la normativa nazionale a quelle degli altri paesi della Comunità”.

E nell’altro polo del corridoio energetico emergono alcuni ostacoli ancora da superare per riuscire ad avviare questa unione intercontinentale: “La sicurezza energetica ha posto alcune sfide nel lungo termine: l’accelerazione dell’energy supply – anche grazie all’implementazione delle infrastrutture -, lo sfruttamento delle energie non convenzionali e la modernizzazione della governance”, così Sherif Sousa, sottosegretario per il gas del Ministero del Petrolio egiziano.

 

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